Marco Baldassari, Eleventy: «Riapriamo il palcoscenico alla pura eleganza ritrovata»

«Another way to feel». Un altro modo di vivere e di sentire. È questo il fil rouge della nuova collezione Eleventy, presentata oggi durante la Settimana della moda milanese. «Siamo ottimisti, fiduciosi e positivi» racconta il fondatore e direttore creativo Marco Baldassari. «Riapriamo il palcoscenico alla pura eleganza ritrovata».

Il brand, che nell’ultimo anno ha “sfidato” la pandemia aprendo nuovi punti vendita ad Amburgo e il Corea – e lanciando una linea di complementi d’arredo e accessori per la casa – presenta così una collezione permeata da un nuovo senso di libertà. Non solo quella di muoversi senza restrizioni, ma quella di poter scegliere capi che ci accompagnino con naturalezza nell’intera giornata. Ultraleggeri e confortevoli. «Uno dei tessuti protagonisti della nuova linea è il seersucker, leggermente elasticizzato, che sta nel palmo di una mano e non si sgualcisce mai» spiega lo stilista.

Freschezza, leggerezza e modernità diventano così concetti chiave per la prossima primavera/estate. I blazer e la maglieria, in pregiati tessuti leggeri come il nuovo «Sea Island» – una delle formule di cotone più pregiate al mondo – si tingono di bianco latte, grigio medio, sabbia, rosa pallido e verde gesso. «La nostra palette di colori è esclusiva. Lavoriamo duramente per creare tinte che siano uniche al nostro marchio e rispecchino il mood della stagione» sottolinea Baldassari durante la presentazione.

È la collaborazione con le eccellenze del made in Italy e una lunga tradizione sartoriale a far sì che Eleventy offra capi raffinati e «coerenti ai principi di sostenibilità ambientale». Lo vediamo nei cotoni leggeri a “zero pilling” e a mano croccante, come nel cotone giza a fibra lunga. Ma anche nel nuovo filato «Avalon», 100% merino e termoregolatore, perfetto per essere utilizzato in tutte le stagioni; «una new entry molto interessante per Eleventy che guarda con attenzione all’idea di versatilità». Per non dimenticare il denim con il nuovo blu reattivo che non lascia colore e consente un notevole risparmio d’acqua durante la fase di tintura.

«Tra i capi della collezione possiamo trovare giacche in cotone giza, unite al pregiato nylon di Loro Piana, ma anche il misto lana, seta e lino di Zegna» racconta Baldassari. «Non dimentichiamo mai il nostro Heritage, ma Eleventy continua a evolvere grazie all’uso delle nuove tecnologie. Abbiamo, ad esempio, creato un K-way termosaldato, più impermeabile e moderno. Ma nella collezione troviamo anche molte zip pressofuse tono su tono a contrasto, che arricchiscono le nostre linee eleganti».

L’artista Mondrian si rivela una grande influenza sulla nuova collezione, specialmente nella maglieria e nel beachwear, prodotto in nylon stretch di alta qualità, «ma con un sapore cotoniero, più naturale e di livello» sottolinea lo stilista. Ritroviamo queste campiture geometriche anche nelle sneakers e negli accessori, un settore sempre più importante per Eleventy che mira ad ampliare sempre di più la sua offerta.

È proprio in questa vena che il Gruppo Eleventy ha annunciato un nuovo piano di sviluppo nel comparto dell’hotellerie di lusso che prende avvio con l’apertura di tre esclusivi flagship store all’interno di eleganti Resort in Italia: Verdura-Roccoforte Hotel, situato sulla costa meridionale della Sicilia a Sciacca; Forte Village in Sardegna a Santa Margherita di Pula; Terme di Saturnia&Golf in Toscana; che si aggiungono alla boutique al Capri Palace, inaugurata due anni fa. «Il progetto Eleventy hotellerie è una continuità della nostra filosofia. Gli hotel che abbiamo selezionato rappresentano infatti il naturale prolungamento di concetti come “stare bene con sé stesso” e ”attenzione all’ambiente” che proponiamo con le nostre collezioni, per uno stile di Eleganza Riflessiva, rivolta ad una clientela sì cosmopolita e viaggiatrice, ma che ama anche prendersi momenti di pausa immersa nella natura», dichiara Marco Baldassari fondatore del gruppo Eleventy, insieme a Paolo Zuntini e Andrea Scuderi, che oggi, con il 50 per cento, fa capo al fondo Vei Capital.

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