Il corsetto dell’imperatrice, Sissi si ribella agli anta

(ANSA) – ROMA, 26 NOV – Tre film popolari degli anni ’50 con
Romy Schneider, replicati in tv moltissime volte, un film del
2009 con Cristiana Capotondi, una serie su Netflix di grande
successo in autunno e un film d’autore premiato al festival di
Cannes e non solo: il fascino di Elisabetta d’Austria, la
principessa Sissi di Baviera diventata imperatrice sposando
Franz Joseph è incredibilmente lontano dal tramontare. Mentre
Netflix vara la seconda stagione dell’Imperatrice a grande
richiesta dal 7 dicembre arriva in sala, distribuito da Bim, IL
CORSETTO DELL’IMPERATRICE (Corsage) diretto da Marie Kreutzer,
tra le belle sorprese di Cannes 2022. E’ rivale di Nostalgia di
Mario Martone nelle nomination agli Oscar internazionali essendo
il candidato austriaco.
    La protagonista Vicky Krieps, che ne è anche produttrice
esecutiva, ha vinto il premio per la sua interpretazione a
Cannes a Un certain regard, mentre al London Film Festival è
stato premiato come miglior film ed è candidato a tre Oscar
europei, gli Efa il 10 dicembre a Reykjavík.
    Con una regia e una interpretazione notevoli, Il Corsetto
dell’Imperatrice aggiunge nuove luci sulla figura inquieta di
Elisabetta concentrandosi su un periodo poco esplorato, seppure
ovviamente con le licenze cinematografiche. L’azione si svolge
lungo un anno di vita, tra il 1877 e il 1878 quando
l’imperatrice Elisabetta, sempre più insofferente alla corte di
Vienna, per niente convinta di essere relegata ad un ruolo di
pura rappresentaza, in crisi coniugale, cerca di liberarsi anche
materialmente dalla conformità del suo stile di vita incentrato
sull’immagine, oggi diremmo da pop star o influencer, adorata
dal popolo, sempre perfetta e in forma. Invece Elisabetta ha 40
anni, un’età critica per una donna dell’Ottocento, sente di non
essere attraente come un tempo e lotta per indipendenza e
autonomia, si direbbe ora per un’autodeterminazione.
    “Pensavo che potesse essere una bella storia sulle donne di
quell’epoca, ma ancora oggi, cresciute, ‘addestrate’ a
compiacere per essere amate”, ha detto la regista Marie Kreutzer
convinta che il messaggio di Sissi sull’oppressione femminile
risuoni ancora oggi. (ANSA).
   

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