mercoledì, 12 Febbraio 2025
Patierno, racconto Fuani, sopravvissuta al suicidio
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(ANSA) – ROMA, 01 DIC – SVEGLIAMI A MEZZANOTTE, il nuovo
documentario di Francesco Patierno, liberamente tratto dal libro
omonimo di Fuani Marino edito da Giulio Einaudi, è un lavoro per
certi versi straordinario che racconta un suicidio in diretta, o
meglio, il racconto in prima persona della stessa Fuani Marino
di come sia sopravvissuta a se stessa sette anni fa.
Scritto insieme a Fuani Marino, il docu di Patierno, in
concorso al Torino Film Festival, racconta appunto la storia
della lunga depressione di questa donna, tratta dalle sue stesse
pagine, fino a quel pomeriggio caldo di luglio in cui si getta
dal quarto piano di una palazzina e si schianta al suolo. Marino però sopravvive. Da qui una lunga riabilitazione fatta di
dolori, operazioni e cicatrici, il tutto documentato da filmati
amatoriali. Molto belli gli intermezzi, spesso surreali, tratti
dagli archivi di Cinecittà che accompagnano SVEGLIAMI A
MEZZANOTTE.
“Sì questo film, come d’altronde il libro, è per certi versi
un atto politico – dice Marino all’ANSA -. Ed è anche la
rivendicazione molto grave di quanto sia taciuta, occultata, la
salute mentale, un modo di condividere la solitudine di chi vive
la depressione”. Spiega invece Patierno: “Io penso che il film
possa essere utile a molte persone e che sia una specie di test
per capire in che grado ci sia il disagio. Certo è un malessere
che in qualche modo accomuna qualsiasi persona. Quello che fa la
differenza – continua il regista napoletano – è il punto di
equilibrio tra i demoni interiori e i momenti di sollievo. È la
domanda che si fa la stessa Fuani prima del suo gesto estremo.
Proprio per questo credo che una persona che viva in bilico tra
depressione e momenti più tranquilli può solo trarre beneficio
dalla lettura del libro come dal film”.
Il film è prodotto da Luce Cinecittà in collaborazione con
Rai Cinema e distribuito da Luce Cinecittà. (ANSA).