mercoledì, 12 Febbraio 2025
Kasia Smutniak, io madre imperfetta in un fanta-horror
(ANSA) – ROMA, 02 DIC – Mistero, tradizioni popolari, horror
e una patologia, la paralisi ipnagogica: mescolando il tutto si
arriva al fanta-horror PANTAFA di Emanuele Scaringi, con Kasia
Smutniak nei panni di una madre problematica in un film prodotto
da Fandango con Rai Cinema e distribuito dalla stessa Fandango.
Presentato al 40º Torino Film Festival nella sezione Crazies
(dedicata al cinema horror e fantastico), PANTAFA racconta la
storia di Marta (Smutniak), una donna che insieme alla figlia
Nina (Greta Santi) si trasferisce in un piccolo paese di
montagna dal nome poco rassicurante di Malanotte.
Il fatto è che la bambina manifesta disturbi del sonno, le
cosiddette paralisi ipnagogiche, che spesso la portano ad avere
allucinazioni e la madre spera che lontano dal caos della città
la piccola Nina riesca a riposare senza problemi, ma non sarà
affatto così. Per Marta e Nina ci sarà infatti l’incontro ‘ravvicinato’ con la Pantafa, strega abruzzese nota per rapire i
bambini. Un incontro vero e proprio o solo la patologia della
ragazzina mescolata alla sua fantasia? “In questo film sono una madre imperfetta che ha paura, paura
per quello che sta accadendo alla figlia e anche di più, che si
possa spezzare il rapporto atavico con lei che, crescendo,
diventa sempre più indipendente – dice all’ANSA Smutniak -. Con
il film PANTAFA c’è anche l’opportunità di raccontare il
fenomeno delle crisi ipnagogiche di cui soffre l’otto per cento
della popolazione mondiale e di cui si parla davvero poco”.
(ANSA).