mercoledì, 12 Febbraio 2025
L’uomo sulla strada, thriller tra amore e sentimento
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(ANSA) – ROMA, 05 DIC – La faccia intensa di Aurora
Giovinazzo e quella di Lorenzo Richelmy non lasciano
indifferenti in L’uomo sulla strada, thriller esistenziale già
passato ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della
Festa del Cinema di Roma, e ora in sala dal 7 dicembre
distribuito da Eagle Pictures. Tutto inizia con un dramma e
finisce con un sorriso. In mezzo c’è un gran bel film, ancora
più straordinario se si pensa che è un’opera prima di Gianluca
Mangiasciutti che si è portata a casa, meritatamente il Premio
Solinas – Storie per il cinema per il soggetto.
Questa la storia: Irene, una bambina di otto anni assiste,
unica testimone, alla morte del padre per mano di un pirata
della strada. Da allora la bambina non si dà pace, si sente
infatti in colpa per non riuscire a ricordare il volto
dell’assassino nonostante tenti di disegnarlo continuamente. Da
adolescente Irene (Giovinazzo) è ancora furiosa e ribelle per
quello che le è capitato è ha un’unica mission, farsi giustizia.
Abbandonata così la scuola e lo sport (è una talentosa
nuotatrice), la ragazza trova lavoro nella fabbrica di proprietà
di Michele (Richelmy), proprio l’uomo che ha investito il padre.
Irene non lo riconosce, ma Michele ha capito benissimo chi è.
Da qui inizia un inesorabile avvicinamento tra i due forse
perché inconsciamente legati da una tragedia che non riescono a
dimenticare e con cui devono fare i conti.
“Volevo fare un’opera prima in cui ci fosse amore e
sentimento, ma volevo anche fare un thriller atipico che potesse
piacere a un ventenne come a un sessantenne. Un thriller
concepito tra amore e redenzione” dice il regista. (ANSA).