mercoledì, 12 Febbraio 2025
Cameron, in sequel Avatar più famiglia e donne forti
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(ANSA) – ROMA, 07 DIC – Il sogno più ambizioso di James
Cameron: trasformare il kolossal fantascientifico Avatar (2009),
maggior successo cinematografico di sempre, in una saga,
sviluppando contemporaneamente tre sequel (l’ultimo, il quarto
potrebbe essere in due parti) all’avanguardia nelle tecniche e
tecnologie. Un’impresa che torna al pubblico, con il primo
sequel Avatar: La via dell’acqua (circa 250 milioni di budget,
per una durata di 3ore e 12), in arrivo nelle sale il 14
dicembre, anche in 3d, distribuito da The Walt Disney Company
Italia. “E’ importante per un sequel onorare ciò che il pubblico ha
amato dell’esperienza la prima volta – spiega Cameron nella
conferenza stampa globale in streaming insieme ai protagonisti e
al produttore Jon Landau – ma bisogna anche fargli perdere
l’equilibrio, proponendo ciò che non si aspetta e qui ci sono
molte sorprese nella storia”, dalle “dinamiche famigliari” a
nuove protagoniste nella già ricca galleria di donne forti
creata dal regista. A giudicare dalla prime reazioni
entusiastiche della stampa americana Cameron è pienamente
riuscito nel suo intento: tra gli ammiratori del sequel anche
Guillermo Del Toro che sui social ha definito ‘La via
dell’acqua’, “pieno di panorami maestosi ed emozioni su scala
epica”. Il cast, fra protagonisti del primo capitolo e varie new
entry, comprende fra gli altri, Zoe Saldana e Sam Worthington,
Sigourney Weaver, Stephen Lang, CCH Pounder, Edie Falco e Kate
Winslet.
Un viaggio in un trionfo di biodiversità, ambientato oltre
dieci anni dopo i fatti del primo film, nel quale torniamo fra
il popolo blu dei Na’vi sul pianeta Pandora con la famiglia
formata da Jake Sully (Worthington) Neytiri (Saldana) e i loro
figli, costretti ad affrontare un pericolo che li segue e a
dover comprendere a quale punto siano disposti ad arrivare per
proteggersi. Nel primo film “la trama era più semplice” spiega
il regista; qui, Cameron è voluto andare “più a fondo nelle
emozioni” e “nelle dinamiche familiari e nella responsabilità di
essere genitori, mostrando anch (ANSA).