lunedì, 25 Novembre 2024
Quelli che…la scuola nel 2022
La scuola nel 2022 ne ha viste di tutti i colori. Quel che è certo, anche per quest’anno, è che se ne sono lette e sentite così tante che assegnare le statuette spezzate da Oscar alla rovescia, ancora una volta, non è difficile. Due governi, quindi due ministri, tanto per cominciare: Patrizio Bianchi prima, Giuseppe Valditara oggi. E poi, anche se sembrano tempi lontanissimi, l’incubo della DAD nel gennaio del 2022, l’esame di maturità per chi ha fatto tutto – o quasi – il triennio collegato da casa, una campagna elettorale che ha promesso tanto senza offrire mai una visione lungimirante e competente della scuola, fino alla ripartenza post Covid, o quasi, di questo settembre. Il tutto condito da dichiarazioni, tweet e annunci per ogni palato: dalla gaffe clamorosa alla posizione poi rivista e ritrattata, è molto il materiale che è stato sfornato da chi ha scelto di parlare di scuola. E così si rinnova l’esigenza di riderci un po’ su, considerando divertente del materiale altrimenti drammatico, con l’augurio che questo anno in apnea lasci spazio a tempi migliori.
Quelli che…a settembre non avevano mica tutti i docenti in cattedra, nonostante i proclami del ministro Bianchi;
Quelli che…non avevano tutti i docenti in cattedra nemmeno a ottobre, nemmeno a novembre e forse nemmeno a dic…ussignur;
Quelli che…la scuola va tenuta chiusa e “la Dad non va demonizzata” (raccolta firme di più di 2000 presidi e dichiarazione del presidente Antonello Giannelli, 7 gennaio 2022);
Quelli che…”chiedere di fermare le scuole mi rattrista e mi fa vergognare” (preside Domenico Squillace, nelle stesse ore);
Quelli che… “la scuola è la nostra priorità”, soprattutto in campagna elettorale, perchè poi in commissione non si trovano mai le coperture;
Quelli che…”il calo delle nascite sarà la migliore delle riforme”, oh yeah;
Quelli che…avete anche avuto l’aumento, adesso basta lamentarvi;
Quelli che…provano a ricordare che “facciamo come in Europa” non vale mai per gli stipendi del comparto scuola, ma vabbè;
Quelli che…”il liceo senza voti è il futuro della scuola!” Ah sì?
Quelli che…”è il momento di valorizzare l’Italia con il liceo del Made In Italy”…con tanto di nome rigorosamente in inglese, very cool;
Quelli che…l’umiliazione è un fattore determinante per la crescita (Ministro Valditara, 21 novembre 2022);
Quelli che…a scuola anche il sabato, anzi no, anzi sì! Come se la salute della scuola passasse da queste quisquilie qui, mah!;
Quelli che…a scuola ci vanno ogni mattina, ma poi succede ancora troppo spesso che alcuni non tornino a casa;
Quelli che…aspettano la chiamata dalle GAE e intanto lavorano con un contratto dalle GI perché l’algoritmo delle GPS…insomma sciambola;
Quelli che…hanno letto sul cellulare, in aula, che i cellulari non si possono usare in aula; oh yeah;
Quelli che…provano e riescono a fare lezione come si deve, nonostante qualche cellulare di troppo tra le mani degli studenti;
Quelli che…hanno capito magari proprio quest’anno che la scuola è un privilegio, perché altri studenti, tra bombe e dittature, a scuola non ci possono più andare;
Quelli che…”Invalsi dice che la scuola è in crisi di conoscenze e competenze”, ma dai!
Quelli che… il merito, il bonus cultura, il bonus del merito e avanti così;
Quelli che…avrebbero potuto evitare di privilegiare il merito, preferendolo ad altre tematiche ugualmente nobili e sacre per la scuola pubblica;
Quelli che…non se lo meritavano, oh yeah;
Quelli che…”ecco il bonus psicologo” ma di psicologi ce n’è sempre troppo pochi tra le mura scolastiche, mentre chi ha bisogno d’aiuto non si conta nemmeno più, e qualcuno a scuola non ci va più del tutto;
Quelli che… il 9 gennaio 2022 andranno al banco e in cattedra per dare il loro meglio e contribuire a rendere migliore il proprio corridoio, la propria aula, il proprio perimetro d’azione. Nonostante tutto, oh yeah.
Auguri.