lunedì, 25 Novembre 2024
L’Italia chiede all’Europa di estendere il tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina
C’è preoccupazione da parte delle autorità sanitarie mondiali per la situazione dei contagi da Covid in Cina: secondo quelli elaborati dagli istituti occidentali di analisi sanitaria, come la britannica Airfinity, quasi un cinese su cinque risulterebbe positivo, le terapie intensive sarebbero sature di pazienti e il numero dei morti avrebbe superato i cinquemila al giorno.
L’italia ha deciso di imporre nuove restrizioni, obbligando tutti coloro che arrivano dalla Cina con volo diretto a sottoporsi a un tampone per rilevare eventuali positivi. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha dichiarato: «Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigienici Covid obbligatori per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana.» Inoltre Schillaci ritiene che i vaccini cinesi siano «poco efficaci».
Invece la Premier Giorgia Meloni ha voluto sottolineare: «Per quanto accaduto in Cina ci siamo mossi immediatamente: abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma è efficace se viene presa da tutta l’Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles e ci aspettiamo che l’Ue voglia operare in questo senso. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no».
Anche gli Stati Uniti si apprestano a introdurre restrizioni a quanti sbarcano dalla Cina: a tutti i viaggiatori verrà chiesto di esibire un test negativo effettuato non più di 48 ore prima della partenza. La misura scatterà dal 5 gennaio – fa sapere Washington – perché Pechino non condivide sufficienti informazioni sull’andamento della pandemia.