lunedì, 25 Novembre 2024
Il Governo vara un decreto apposito contro il caro carburante
Il caro benzina è stato al centro della giornata politica del Presidente del Consiglio culminato con il Consiglio dei Ministri incentrato proprio sugli aumenti scattati ai distributori a partire dal 1 gennaio, ben oltre i 18 centesimi attesi dopo la cancellazione di parte degli sconti sulle accise pagati dallo Stato con un esborso dallo scorso marzo di un miliardo di euro al mese. Aumenti che vengono segnalati soprattutto lungo la rete autostradale con picchi oltre i 2,5 euro al litro per il servito e che preoccupano per l’impatto sui dati
Per alcune ore era girata la voce che lo sconto dovesse essere ripristinato ma la mancanza delle coperture ha reso impossibile questa iniziativa.
Il cdm ha comunque approvato un decreto che, si legge nella nota di Palazzo Chigi «va a favore della trasparenza nel mercato dei carburanti a vantaggio del consumatore. Il monitoraggio dei prezzi non sarà più settimanale ma giornaliero, quindi viene introdotto l’obbligo di esporre il prezzo alla pompa con sanzioni che potrebbero essere comminate dal prefetto. Sulle autostrade, l’ipotesi è di riconoscere una percentuale in più ai distributori, che si sono dichiarati parte lesa, ma deve essere fissa». Inoltre è stato prorogato di tre mesi il bonus carburante che le aziende possono fornire ai propri dipendenti, questo su richiesta specifica del Ministro dell’Economia.
Tutto questo dopo la riunione tra Giorgia Meloni, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ed il Comandante generale della Guardia di Finanza, Gen. Giuseppe Zafarana in cui si è cercato di capire come procedere con azioni di controllo e contrasto di eventuali situazioni di immotivato caro prezzi.È toccato però in serata al Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, provare a riportare un po’ il sereno in questa anomala corsa al rialzo del costo del carburante: «La previsione, dai dati che abbiamo rilevato nei primi 8 giorni dell’anno, è che dovrebbe esserci una stabilizzazione su questi prezzi dei carburanti. Ci sono una serie di situazioni che vanno monitorate per capire se parliamo di autostrade o di zone dove c’è un solo distributore, come nelle isole. Per un prezzo sopra i 2 euro, ci vuole una giustificazione specifica».
Intanto, l’Antitrust ha chiesto alla Guardia di Finanza la documentazione inerente i recenti controlli effettuati sui prezzi dei carburanti, con particolare riferimento alle violazioni accertate. In una nota si legge che l’Autorità analizzerà se ci siano state o meno pratiche commerciali scorrette e violazioni alla concorrenza