Twitter, abbonamento Blue più costoso per nascondere annunci

(ANSA) – MILANO, 24 GEN – A pochi giorni dal lancio ufficiale
di Blue, l’abbonamento mensile per gli utenti di Twitter,
l’amministratore delegato del social, Elon Musk si lascia
sfuggire online la possibilità di un ulteriore livello, più
costoso, che nasconderebbe tra i tweet quelli riguardanti
annunci e post sponsorizzati. Una mossa che aumenterebbe le
entrate per l’azienda, parallele a quelle degli investimenti
pubblicitari. “Gli annunci sono troppo frequenti e visibili su
Twitter” ha twittato Musk nelle scorse ore, che ha aggiunto “stiamo lavorando per per affrontare entrambi i problemi nelle
prossime settimane”. Secondo le stime di alcuni analisti, le
entrate pubblicitarie di Twitter sono diminuite precipitosamente
dall’acquisizione della società da parte dell’imprenditore a
ottobre scorso. In una conversazione sotto il suo post
originale, il Ceo ha dunque anticipato il possibile arrivo di un
abbonamento più costoso, che riporti l’esperienza utente di
Twitter più vicina a come era nei primi giorni, ossia senza
pubblicità. Per farlo però si dovrà sostenere un prezzo più alto
di quello richiesto oggi da Blue. Dal 19 gennaio, Twitter Blue è
disponibile negli Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda
e Regno Unito sia per chi usa un dispositivo Apple che Android.
    Il prezzo da sostenere per accedere a funzionalità esclusive,
tra cui la spunta blu “verificata”, la possibilità di modificare
e annullare i tweet, una modalità di lettura per conversazioni
lunghe, è di 11 dollari. Si tratta di circa il 35% in più
rispetto ad una sottoscrizione effettuata via web. Twitter non
ha mai spiegato il perché della differenza di prezzo anche se
questo dipenderebbe dalle commissioni richieste da Google e
Apple sui rispettivi negozi digitali, per l’acquisto di servizi
aggiuntivi e pacchetti extra. La notizia di un secondo livello
di canone per Blue arriva a pochi giorni dalla conferma che il
social ha smesso di supportare integrazioni di terze parti, che
permettevano di accedere e gestire bacheca e profilo anche da
app differenti da quella ufficiale. (ANSA).
   

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