martedì, 11 Febbraio 2025
Jasmine Trinca, io giornalista prigioniera dell’Isis
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – PROFETI, in sala dal 26 gennaio con
Lucky Red, è la storia di un confronto culturale tutto al
femminile tra Sara (Jasmine Trinca), giornalista italiana andata
in Medio Oriente per raccontare la guerra all’Isis, e Nur
(Isabella Nefar), foreign fighter radicalizzata a Londra che ha
sposato un miliziano e ora vive nel Califfato.
Firmato da Alessio Cremonini, David di Donatello come regista
esordiente per SULLA MIA PELLE, il film vede appunto Sara rapita
dall’Isis mentre è inviata di guerra e in quanto donna, ritenuta
quindi in quell’ambiente un’essere inferiore, affidata ad
un’altra donna, Nur, che diventa la sua carceriera con una
mission, quella di convertirla all’islamismo. La casa di Nur
diventerà la prigione di Sara. Da una parte la foreign fighter
piena di fede e sicurezze e dall’altra la giornalista che si
sente portatrice di una modernità della quale lei stessa
comincia a dubitare. Mentre tutto intorno scoppiano bombe e i
nemici dell’Isis vengono bruciati vivi.
Il film inizia con le parole di una combattente curda
intervistata da Sara che dice: “Combatto per i curdi, per la
libertà e per le donne. In Medio Oriente, se sei una donna, devi
imparare a difenderti il prima possibile. Qui la maggior parte
dei regimi è basata sulla sottomissione, sull’oppressione delle
donne. È per questo che le uniche persone che possono cambiare
questa mentalità sono le donne”.
Dice Jasmine Trinca del suo personaggio: “Per prepararmi ho
trascorso tanto tempo a parlare con Domenico Quirico,
giornalista rapito in Siria. Mi ha raccontato della mancanza di
senso che prende chi viene imprigionato. Nel caso di Sara, lei
ha la presunzione di sapere come le donne debbano comportarsi e
così verso Nur ha un grande pregiudizio e solo alla fine scopre
l’importanza dell’ascolto”. (ANSA).