sabato, 23 Novembre 2024
Lo stato del 5G in Italia, Napoli al top
La piattaforma Ookla, che analizza le velocità della rete in tutto il mondo, ha pubblicato l’ultimo report sullo stato del 5G in Italia. Stando alla ricerca, derivata dai dati dello Speedtest Intelligence da aprile a giugno del 2021, Napoli è la prima grande città italiana per velocità del 5G. Il capoluogo campano ha toccato un tetto massimo di 223,98 Mbps, precedendo Torino e Bologna, rispettivamente a 175 e 168 Mbps. In coda Palermo, con una media di download di 104,97 Mbps. In termini di upload, ossia di velocità nel caricamento dei dati dal dispositivo utilizzato, primeggia Catania, prima di Bari e la stessa Palermo. Tim è stato l’operatore con il 5G più veloce nel secondo trimestre dell’anno in corso, con una media di download di 270,41 Mbps, raggiunta a Roma. Vodafone può vantare un picco di 178 Mbps, Iliad uno di 131 Mbps mentre WindTre solo 88,92 Mbps. “L’Italia è un pioniere del 5G in quanto quarto Paese europeo a lanciare servizi commerciali per il nuovo standard” scrivono da Ookla.
“Ma il suo è anche un mercato altamente competitivo. Tim ha recentemente annunciato una rete cloud 5G e WindTre ha esteso lo spettro dinamico 5G sul 93% del territorio. Vodafone sta collaborando con Huawei su una rete 5G RAN e Iliad ha cercato di far crescere la sua base di clienti, con prezzi aggressivi”.
Proprio il coinvolgimento di Huawei è, per Ookla, una spinta decisiva nella regione per la concorrenza nello spazio delle apparecchiature di rete in Europa. Proprio a livello europeo, la Svizzera è stata la più veloce su rete 5G nel trimestre terminato a giugno, con una media di 36,37 Mbps. Seconda la Slovenia (25,42 Mbps), terza l’Austria (21,97 Mbps), quarta l’Italia (16,43 Mbps) e quinta la Francia (15,95 Mbps). “Vediamo che le velocità del 5G diminuiscono dopo un periodo di lancio iniziale, quando viene usato da una più larga fetta di utenti.
L’Italia è chiaramente in grado di raggiungere velocità 5G impressionanti. Staremo a vedere se altri provider faranno gli investimenti necessari a migliorare la posizione rispetto ai paesi vicini” conclude il report.