lunedì, 25 Novembre 2024
Alessandro Enriquez, moda e cucina per una estate all’italiana
Il designer eclettico Alessandro Enriquez nasce nel cuore della Sicilia, a Palermo, da madre siciliana e padre di origine franco-tunisina, laureato in Lettere Moderne e con master in Fashion Design presso Central Saint Martin di Londra e l’Istituto Marangoni a Milano.
Nomade per vocazione, italiano per affetto e tradizione, viaggia molto all’estero, vivendo tra Barcellona, Palma di Mallorca, Londra e Milano, collaborando con marchi di moda, cimentandosi anche come food editor e comunicatore, docente presso diversi istituti specialistici tra cui Istituto Marangoni, IED e IULM.
Nel 2012 edita un libro, 10X10 AnItalianTheory da cui nasce l’omonima e irriverente linea di moda ispirata al ricco mondo di richiami e clichè italiani, un racconto ironico, fresco e divertente, proposto in tutte le sue sfaccettature e colmo dell’amore di Enriquez per il suo Paese.
Successivamente, nel 2018, Alessandro decide di firmare con il suo nome il brand di abbigliamento e accessori che oggi è distribuito a livello internazionale in negozi di livello come Biffi, Le Bon Marché, Tessabit, Parisi, 10 Corso Como.
L’amicizia nata già da qualche anno fra il designer di moda e il brand toscano di gioielli prêt-à-porter Rue des Mille, fondato dai fratelli Pieroni, uniti da questa comune passione per l’Italia e da uno stile iconico, attuale, ironico, mai uguale a sé stesso, dà origine anche ad un’altra capsule dedicata alla estate 2021, alle spiagge e piscine con sfioro sull’acqua, alle tavolate felici, alla musica e all’amore appassionati.
Questi gioielli intitolati «Marine Love» sono stati indossati e fotografati presso il Relais Villa Vittoria sul lago di Como, in una sequenza di scatti che riproducono la classica commedia all’italiana, interpretata da amici, ballerini e icone pop come la cantante Viola Valentino.
Un racconto della vita pop in riviera durante le vacanze sulle coste mediterranee, con un sapiente equilibrio fa ricordi vintage e attitudine moderna.
«Ho voluto immaginare una collezione di gioielli non solo femminile ma ‘genderless‘, che potesse rallegrare tutti. I colori dell’estate non hanno mai brillato così tanto come su uomini e donne innamorati di questa nuova estate liberatoria e affascinante, un’estatissima all’italiana» afferma Alessandro Enriquez.
Gioielli vitaminici e giocosi che recano messaggi portafortuna, in cui l’italianità riveste un ruolo centrale: mono orecchini, girocolli, collane lunghe, anelli e cavigliere, realizzati in oro e smalto nei colori blu, giallo, rosa, turchese, corallo, con protagonisti quattro soggetti marini.
L’aragosta rubacuori (LoveSter), il granchio acchiappa sogni (MiSter), la chela dell’amicizia (SeaSter), l’amuleto delle vacanze (HolySter), tutti in edizione limitata e da scoprire presso i rivenditori Rue des Mille e nelle gettonate mete estive della Penisola.
Pronte per essere indossate da ragazzi e ragazze, ci sono anche le camicie genderless del brand Alessandro Enriquez, con forme e volumi che valorizzano ogni corporatura, passepartout da indossare in ogni occasione.
Uomini o donne ironici e allegri, vestiti con stampe mandarino e di altra frutta o verdura, con la regina pizza oppure altri piatti nostrani, portando anche l’immagine di una immancabile bandiera tricolore, dei disegni del cielo estivo, di cuori o di richiami all’arte e alla cultura italiana.
Alessandro Enriquez qual è il tuo concetto di estetica e di design?
«Ho sempre pensato alla mia terra e alle mie radici che mi hanno guidato sin dagli studi verso una visione artistica tutta mia. Non ho mai guardato troppo gli altri. Sapevo che il mix di colori forti mi piaceva e anche che non piaceva a tutti ma a seconda degli abbinamenti poteva risultare gradevole a tanti. Quest’estetica e personale filosofia dei colori mi ha sempre accompagnato e ho sempre cercato di investigare chi, come me, in passato fosse stato così coraggioso da provare queste esplosioni di colori. E da studente ho scoperto Castelbajac, studiato Franco Moschino, Gianni Versace ma anche Benetton e tutte quelle realtà che non avevano paura colori. Non mi piace il nero, lo sanno tutti. Non potrei mai immaginare un total look scuro. Ho tinto l’Italia di nuance vitaminiche tenendo tutto insieme dalla forza del tricolore senza però tralasciare tutto quello che accadeva fuori. Sono patriottico ma con ampie vedute. Le mie muse e “musi” sono sempre stati tantissimi dalle attrici italiane come la Loren e la Lisi alle cantanti francesi come Francoise hardy e Sylvia Vartan e gli artisti spagnoli come Dali e Picasso. Adoro Almodovar e Ozbetek. Non mi piace la perfezione, preferisco delle stature normali, delle curve più marcate e magari qualche difetto che rende il personaggio unico».
Cosa è il lusso e cosa è creatività, secondo te, nella contemporaneità?
«Il lusso è la libertà di osare, che in molti non si possono permettere, essere se stessi e potersi esprimere con i propri codici. Ho deciso anni fa di non scendere a compromessi, mantenere le mie caratteristiche pop, colorate, irriverenti. Disegno tutto quello che mi passa per la testa e lo comunico esattamente come voglio, attraverso un abito o con una ricetta – perché la cucina è il mio grande hobby – e mi sento veramente fortunato».
Cosa cambia nel 2018 con tua linea omonima pret-à-porter?
«Prendo coraggio e firmo le collezioni con il mio nome senza aver troppa paura di sbagliare. Non mi sono mai sentito perfetto, nè un genio, mi sono sempre identificato in Enriquez, colorato e sorridente, e nel 2018 mi sono convinto che dovevo essere più sicuro di me e provarci ufficialmente».
Ci parli della collaborazione con il brand toscano di gioielli prêt-à-porter Rue des Mille?
«Rue des Mille è un marchio molto interessante, non è dedicato ad un target preciso di donna ma si adatta a tante donne. Quando abbiamo iniziato a collaborare ho chiesto di poter disegnare esattamente quello che avevo in testa e di raccontarlo con un format “all’italiana” e i tre fratelli proprietari del brand, Federica Tommaso e Giacomo Pieroni, mi hanno seguito e lasciato creativamente libero. Loro mi hanno guidato nel mondo della gioielleria che non conoscevo con grande pazienza e professionalità. La collezione ‘Marine Love’ non è solo una capsule ma il punto d’incontro tra due realtà che amano trasmettere sensazioni positive come amore, amicizia e felicità. Ogni gioiello racconta esattamente la gioia di vivere un’estate ricordando le emozioni degli anni 90».
Quali sono i pezzi chiave del guardaroba per lei e quelli per lui, in queste vacanze estive 2021?
«Le camice stampate, da uomo, indaossate sia da lui che da lei, come quelle con le stampe Hawaiane. In abbinamento a costumi bianchi e, ovviamente, ai gioielli Marine Love della capsule con Rue des Mille. Io suggerisco di indossare le camicie con un paio di jeans o con un pantalone classico, con un costume da bagno o con una gonna a ruota.
La camicia è il capo passepartout senza il quale non riuscirei a vestirmi. Personalmente le abbino con delle t-shirt bianche o canotte intime incrociando i davanti come se fosse un kimono ed evitando di chiudere i bottoni. Hanno sempre una vestibilità morbida e di solito fanno un piacevole contrasto con le gambe più asciutte dei pantaloni. Per la donna suggerisco, oltre o con le camicie, una t-shirt ricamata o stampata abbinata alle gonne ampie, alle mini o a quelle a balze lunghe. Il jeans, per tutti, resta un altro migliore alleato».
In che direzione sta andando secondo te la moda maschile? E quella femminile?
«Entrambi i settori si stanno influenzando. La donna vuole vestire più maschile, con vestibilità più ampie rispetto ai volumi di decadi fa. L’uomo vuole più dettagli e osa alcuni capi più unisex come le camicie ricamate».
Qual è la tua strategia di comunicazione vincente o come usi lo storytelling nei mezzi digitali e altrove?
«Mi piace pensare che la comunicazione legata al mio marchio sia esattamente lo specchio di come sono io. Abbiamo tanti seguaci del brand che coccoliamo coinvolgendoli in tante attività nelle quali mixiamo il nostro marchio con altri mondi che mi piacciono, come la cucina. Ho sempre messo in comunicazione i due mondi, creando un legame fortissimo fra la mia più grande passione, la moda, e l’altro mio grande piacere, il cibo. La creatività della moda interviene in cucina e viceversa: le stampe raccontano tavole imbandite e cibo delizioso mentre il cibo si colora, ha packaging inaspettati e decorazioni couture.
Le grafiche, in generale, svolgono un lavoro fondamentale, sono loro le protagoniste e racchiudono sempre tanti messaggi che tendiamo a comunicare con costanza, soprattutto attraverso le piattaforme digitali come Instagram».
Il prossimo progetto?
«A Settembre uscirà qualcosa di incredibile legato ad una celebrazione importante, per ora non svelo di più».
Qual è la sua filosofia di vita?
«Vivi e lascia vivere!»
Non può mancare nelle immagini della collezione estiva, quindi, la tavola apparecchiata, che Alessandro immagina all’italiana, con quadri bianchi e neri, imbandita con piatti di spaghetti e altri ingredienti della tradizione, e buon vino rosso per brindare ad una nuova rinascita del tricolore, bandiera che diventa un foglio a righe su cui annotare brevi dichiarazioni d’amore per il nostro Paese.
E Buona Estate a tutti.