La lezione della Spagna: chi sbaglia paga. Da noi, di solito, ci guadagna

In Spagna la segretaria di Stato ai trasporti e il capo delle ferrovie pubbliche sono stati costretti a dimettersi per colpa di uno scandalo legato all’acquisto di 31 treni. La consegna dei convogli, costati 258 milioni, è saltata perché si sono accorti che i treni non passavano dalle gallerie. In buona sostanza, avevano sbagliato le misure. La polemica è cresciuta al punto che i due più alti responsabili del comparto hanno dovuto lasciare l’incarico, colpevoli di aver nascosto per due anni il pasticcio agli occhi dei cittadini.

Non parliamo di un civilissimo paese scandinavo, ma della mediterranea Spagna: in pratica la nostra vicina di casa. Chi sbaglia paga, all’estero: da noi chi sbaglia, mediamente, ci guadagna. Basti vedere com’è finita la telenovela Autostrade, una storia sconcertante su cui gli storici un giorno saranno chiamati a far luce. Il gruppo Benetton, dopo il disastro del ponte Morandi, costato la vita a 43 persone, avrebbe dovuto come minimo rispondere dei propri errori. Subito dopo la tragedia, il governo Conte assicurò un’immediata revoca della concessione. Parole al vento. Non solo non è stata revocata la concessione, ma i Benetton hanno fatto l’affare della vita. La famiglia trevigiana ha festeggiato, avendo incassato più di 8 miliardi di euro col passaggio di una buona fetta di Aspi nelle mani pubbliche. E tutto questo nonostante siano emersi gravi indizi sulle mancate manutenzioni del viadotto di Genova. Insomma, i Benetton non solo sono caduti in piedi, ma possono decisamente fare i salti di gioia. A differenza degli automobilisti italiani, che dovranno fronteggiare il rincaro dei pedaggi e una rete autostradale tutt’altro che integra. In buona sostanza, i governi che si sono succeduti hanno sgombrato dalla testa dei Benetton le conseguenze del crollo, per scaricarlo sulle spalle degli utenti delle autostrade, che lo pagheranno a suon di quattrini nei prossimi decenni. Questo è il quadro degradante di un certo modo di fare impresa in italia: privatizzando i profitti e socializzando le perdite. Fuori dal mercato, e dentro il giro buono delle amicizie politiche.

Treni e autostrade. Spagna e Italia. Due storie molto diverse, ma utili a capire la differenza di mentalità tra l’Italia e l’estero. Oltreconfine, è sufficiente che un treno non passi per una galleria per far saltare teste. Da noi, un disastro che ha seminato morti e lasciato famiglie distrutte diventa addirittura un’occasione di profitto. Con la complicità, imperdonabile, della politica.

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