Ormone proibito per doping, esperti chiedono deroga

(ANSA) – ROMA, 13 LUG – Il farmaco deidroepiandrosterone, o
Dhea, è stato proibito per il possibile uso come doping, ma
servirebbe una deroga per poter continuare ad utilizzarlo sui
pazienti che ne hanno bisogno. Lo chiedono endocrinologi e
ginecologi in una lettera inviata al Ministro della Salute
Roberto Speranza, in occasione del congresso nazionale della
Società Italiana di Endocrinologia.
    L’ormone, spiega la lettera scritta insieme alla Società
Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo), è precursore di
tutti gli ormoni sessuali, diminuisce con l’età e in alcune
condizioni patologiche ipofisarie, surrenaliche, ovariche e
testicolari, un’integrazione può essere molto utile; in
particolare per le donne in menopausa. “Il decreto pubblicato in
Gazzetta Ufficiale il primo giugno 2021 dal ministero della
Salute di concerto con il ministero dello Sport, su proposta
della Commissione di Vigilanza antidoping, ne vieta – si legge –
la preparazione galenica a uso sistemico. Alla base del divieto
soprattutto il timore che venga utilizzato come doping per il
suo effetto anabolizzante essendo un precursore del
testosterone, oltre che degli estrogeni e del progesterone, con
un effetto trofico sul muscolo. A pochi giorni dall’avvio delle
Olimpiadi di Tokyo 2021, mentre tutti i riflettori sono puntati
sugli sportivi, è però necessario distinguere l’utilizzo
illecito e quello terapeutico di un ormone che è una terapia
efficace per migliaia di uomini e donne italiani, a cui è
indispensabile e urgente garantire il diritto alla cura, poiché
in Italia non esistono farmaci industriali a base di Dhea”.
    I ginecologi ed endocrinologi chiedono quindi che sia
possibile una nota in deroga perché il Dhea possa continuare a
essere prescritto alle persone con una documentata carenza di
questo ormone, “in analogia alla buona pratica clinica per la
carenza di qualunque altro ormone”. (ANSA).
   

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