sabato, 8 Febbraio 2025
Produttore film su naufragi migranti, ‘in Italia è un tabù’
(ANSA) – NAPOLI, 06 MAR – ”Gli orrori di Cutro e degli altri
naufragi che avvengono da anni nel Mediterraneo sono raccontati
già nel film Caina. Una pellicola che cinque anni fa ha riscosso
successi in diversi festival in giro per il mondo, è stata in
lizza per rappresentare l’Italia agli Oscar 2018, ma poi è stata
boicottata e osteggiata. Perché da anni, in Italia, parlare in
maniera realistica di ciò che accade sulle nostre coste è un
vero e proprio tabù”. A dirlo è Salvatore Suarato che, con la
sua casa cinematografica Movieland di Castellammare di Stabia
(Napoli), ha realizzato il film Caina, diretto da Stefano
Amatucci.
“Il film ha riscosso un importante successo internazionale di
critica e pubblico ovunque: Stati Uniti, Francia, Inghilterra,
Spagna, Australia, Argentina, Uruguay, Estonia, Portogallo.
Festival di tutto il mondo hanno apprezzato la pellicola, la sua
triste storia, che è la storia dei tanti naufragi che avvengono
lungo le coste italiane. Però, in Italia – è il rammarico
dell’imprenditore – il film Caina è stato boicottato al cinema,
ignorato dalle tv, praticamente non è mai stato distribuito,
nonostante nel 2018 sia stato inserito tra i 21 titoli per
rappresentare l’Italia agli Oscar. Caina ha pagato il tema di
forte denuncia di quegli orrori, raccontati in maniera cruda e
realistica”.
La distribuzione (gratuita) della pellicola è ripartita negli
ultimi mesi: “Ho deciso di donare il film per fini educativi e
culturali – spiega Salvatore Suarato – ma anche nelle scuole ci
sono state difficoltà, maggior successo ha riscosso in alcuni
progetti per il reinserimento dei detenuti”.
Caina è una ”sconvolgente favola nera” che racconta gli
orrori legati all’immigrazione clandestina e di chi non
sopravvive ai viaggi della speranza a bordo dei barconi. La
trama del film è liberamente ispirata dall’omonimo romanzo di
Davide Morganti (edizione Fandango Libri). La protagonista
trascorre le sue notti in spiaggia, dove fa un mestiere
particolare, la “trovacadaveri”: il suo compito è quello di
raccogliere i corpi annegati dei migranti che dall’Africa
cercano di arrivare in Italia e che il mare riversa sulla riva.
I cadaveri vengono poi sciolti nel cemento in un centro di
smaltimento statale. (ANSA).