martedì, 4 Febbraio 2025
Terra dei fuochi mappata per 55% grazie al superocchio del drone
(ANSA) – NAPOLI, 08 MAR – All’imbrunire spicca il volo e
scopre i veleni sversati nella terra: nasce a Marigliano, in
provincia di Napoli, il sistema di monitoraggio che – con un
drone a infrarossi, un sofisticato algoritmo e l’intelligenza
artificiale – finora ha mappato il 55% della cosiddetta Terra
dei Fuochi.
Tutto ruota, appunto, intorno al velivolo, dotato con una
particolare telecamera, a un sofisticato algoritmo e
all”intelligenza artificiale (AI) che analizza i dati raccolti
dall’occhio elettronico. L’allarme scatta grazie alle
temperature rilevate sul suolo e, proprio per questo motivo, si
entra in azione quando il sole smette di riscaldare la terra.
Il sistema segnala le zone sorvolate dove ci sono anomalie
termiche, cioè dove è altamente probabile che siano stati
interrati i rifiuti. In quelle aree vengono effettuati dei
carotaggi di controllo che, se danno esito positivo, innescano
l’avvio degli scavi per rimuovere la massa velenosa.
“Proprio grazie a questo innovativo e forse unico sistema, –
spiega il maggiore Emiliano Nacar, comandante della Polizia
Locale di Marigliano – è stato possibile mettere a segno il
sequestro di un’area ampia ben due km, nei Regi Lagni, nel
comune di Tufino, nel Napoletano, precisamente nel letto del
corso d’acqua, dove sono stati trovati fusti interrati. Altri
rifiuti, stipati a una profondità di 200 metri, sono stati
scoperti in due discariche. L’operazione, eseguita su incarico
dalla prefettura, ha consentito quello che riteniamo sia stato
il sequestro ambientale più grande eseguito in Campania, pari a
70mila metri quadrati di terreno”. “Al momento, grazie a questo
sistema, studiano e brevettato insieme con l’Agenzia di Sviluppo
Area Nolana, è stato mappato il 55% della Terra dei Fuochi. Non
solo. Il sistema è stato usato anche per rilevare la presenza di
armi a Scampia e in altri quartieri ad alta infiltrazione
criminale della città di Napoli”, ha ricordato Nacar. (ANSA).