Il salvataggio di 500 migranti per la sinistra non è una notizia

Il giorno dopo il Consiglio dei Ministri tenutosi a Cutro dopo la tragedia costata la vita a 73 migranti (ultimo corpo recuperato proprio oggi) ci sono alcune cose che meritano un piccola riflessione.

Nel corso della agitata (a dire poco, e su questo dovrebbero riflettere un po’ tutti: il premier, chi gestisce la sua comunicazione ed i giornalisti presenti che nel complesso non hanno dato proprio una bella immagine di quella istituzionalità che dovrebbe essere sempre presente quando parla il Consiglio dei Ministri al completo) conferenza stampa post cdm c’è stato un punto su cui Giorgia Meloni ha voluto porre la sua attenzione: «ma davvero pensate che il Governo abbia dato l’ordine di non soccorrere e non aiutare chi rischiava la vita? C’è qualcuno qui che lo pensa davvero?». Tre volte il premier lo ha ripetuto, in maniera sempre più secca tra rabbia e stupore di chi si trova costretto a spiegare una cosa ovvia, come il fatto che Natale sia il 25 dicembre e la carbonara si prepari con il guanciale e non con la pancetta.

A leggere però alcuni (e non pochi) giornali di oggi, a leggere tweet di opinionisti e commentatori (finti Super Partes) si percepisce l’esatto contrario. C’è gente per cui l’ovvio a quanto pare va comprovato, volta dopo volta, giorno dopo giorno e forse nemmeno questo basterà a convincere chi, per partito preso, dev’essere critico.

Ci ha provato sia Salvini che Piantedosi a ribadire che proprio ieri, durante la conferenza stampa, c’erano ben 25 operazioni di soccorso in essere in qui erano impegnate mezzi e uomini della Guardia Costiera, per alcuni i «cattivi» che non sarebbero intervenuti in tempo a Cutro lo scorso 26 febbraio. Niente da fare; la linea che deve passare è che questo governo di destra non ha coscienza, non ha idea del valore della vita umana, non ha cuore e rispetto.

Poi però, nel bel mezzo delle polemiche odierne, ecco che la vita, la cronaca, ti riapre gli occhi.

È di oggi infatti la notizia di diverse ed impegnative operazioni di soccorso nel Mediterraneo delle nostre navi.

Tre motovedette stanno operando, a circa 70 miglia a sud di Crotone, per prestare soccorso a un barcone con circa 500 migranti a bordo. Altre unità della Guardia Costiera – Nave Dattilo e ulteriori 3 motovedette – stanno prestando soccorso ad altri due barconi con un totale di circa 800 migranti a bordo che si trovano, invece, a circa 100 miglia da Roccella Ionica. I soccorsi, coordinati dalla Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma in area di responsabilità sar italiana, risultano particolarmente complessi per il numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva. Le operazioni proseguiranno nelle prossime ore anche con l’impiego di un aereo Atr 42, di Nave Corsi e di Nave Visalli della Guardia Costiera. La situazione è così complessa che è stato chiesto anche l’intervento di navi della Marina Militare.

Questi sono fatti, è cronaca di oggi, di queste ore. Si tratta di uomini e donne che non hanno esitato, che stanno rischiando anche del loro per soccorrere e salvare, secondo le norme internazionali e secondo il volere di questo Governo.

e se pensate che sia solo una cosa di oggi, fatta magari ad hoc dopo la conferenza stampa di ieri, beh, sappiate che la Guardia Costiera dal 1 gennaio ha salvato 9 mila persone e nel corso di tutto il 2022 ben 55 mila.

Ci perdoni il Presidente del Consiglio se facciamo nostra la sua domanda, che ripetiamo: «Davvero c’è qualcuno che crede che questo Governo voglia far morire le persone in mezzo al mare invece che soccorrerle?». Purtroppo ci sono, Presidente. E la spiegazione è una sola: attaccare regala più popolarità, applausi e copie vendute che fare i complimenti al suo esecutivo e soprattutto a quelle persone che, senza avere traccia sui quotidiani, ogni giorno nel nome del Popolo Italiano salva la vita a degli sconosciuti, in mezzo al mare.

Leggi su panorama.it