Cristiana Lionello, noi doppiatori minacciati dalla IA

(ANSA) – ROMA, 14 MAR – Non bastavano i turni sfibranti,
sempre di più nel numero e sempre di più con pause irrisorie, i
doppiaggi al “buio”, a schermo nero, senza colonne: ora la vera
minaccia alla “nobile arte” del doppiatore arriva
dall’Intelligenza Artificiale. Lancia l’allarme, parlando con
l’ANSA, Cristiana Lionello, figlia e ‘sorella’ d’arte: suo
padre, Oreste, era attore, dialoghista , comico, cabarettista,
conduttore e doppiatore, voce, tra gli altri, di Woody Allen.
    Anche i suoi fratelli sono attori e doppiatori e ora anche una
sua nipotina, che ha iniziato quasi per gioco, ha scoperto di
avere un talento per questa professione. “Ci nasci con il
talento, poi il mestiere una volta lo imparavi sul campo: ora
non si fa più. Si faceva la gavetta una volta. Io ho iniziato
con il teatro, i primi tempi mi ‘incantavo’, ma poi quando
parlavo si sentiva la differenza. E quelli che fanno la
differenza sono ancora pochi” scrolla le spalle Cristiana, voce
italiana di grandi dive, da Sharon Stone a Melanie Griffith, da
Annette Bening a Romy Schneider o Michelle Pfeiffer. Ma la
minaccia “IA” rischia di risucchiare tutti: i doppiatori che “la
differenza” la fanno e quelli ancora alle prime armi. Con
l’avvento delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale
il loro lavoro rischia di diventare obsoleto, perché le voci
degli attori potrebbero essere “clonate” e tradotte con
algoritmi di intelligenza artificiale, in modo da poter essere
utilizzate in tutte le lingue. Sarebbe la fine del lavoro del
doppiatore: “La tecnologia è una cosa meravigliosa.
    L’intelligenza artificiale sul linguaggio doveva servire a scopi
medici, a dare voce alle persone che non possono parlare. E
invece quello che sta succedendo, se non è una fake news, è che
sta rubando lavoro, che stanno clonando le voci degli attori,
traducendole direttamente in tutte le lingue” è l’allarme
dell’attrice-doppiatrice. Sarebbe la fine non solo del
doppiatore ma di tutti i mestieri legati a questa funzione: “E’
un allarme che dobbiamo tenere in seria considerazione: come
quando sono nate le tv private. Sembrava una cosa da poco.
    Invece da allora è cambiato tutto, è nato un nuovo mondo”.
    (ANSA).
   

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