Ben Affleck, in Air un campione, il marketing e sua madre

(ANSA) – BARI, 28 MAR – “Non è un film su Michael Jordan, non
è un film di sport e non è neppure un film storico”. Parola di
Ben Affleck nel junket internazionale di AIR. LA STORIA DEL
GRANDE SALTO, film che più americano non potrebbe essere con la
guerra, a colpi di milioni di dollari, tra marchi di sneakers
come Adidas, Nike e Converse alla ricerca di un testimonial che
potrebbe fare la differenza se ha un nome mitico come il
campione di basket Michael Jordan.
    A firma di Ben Affleck e con Matt Damon protagonista nel
ruolo del coraggioso e un po’ folle manager della Nike, Sonny
Vaccaro, racconta appunto l’incredibile e rivoluzionaria
partnership tra un giovane Michael Jordan e la nascente
divisione dedicata al basket della Nike, capace di rivoluzionare
il mondo dello sport con il lancio del marchio ‘Air Jordan’. La storia, tra l’altro del tutto vera, racconta appunto
l’impresa di questa squadra di marketing che fa una scommessa
decisiva: puntare su un campione in erba. Ma in AIR soprattutto
c’è la visione senza compromessi di una madre che conosce
l’immenso talento del figlio che diventerà il ‘fenomeno’ del
basket più grande di tutti i tempi.
    Il film, in sala dal 6 aprile con Warner Bros e che passa al
Bif&st, vede l’esordio della casa di produzione Artists Equity
di Affleck e Damon, amici da sempre, e coautori di una
sceneggiatura originale di Alex Convery. “Fatta la sceneggiatura
– ha spiegato Affleck – ho avuto l’opportunità di parlare con
Michael Jordan che è uno degli uomini che mettono più
soggezione. A un certo punto Jordan mi ha parlato prima di suo
padre e poi di sua madre. E, in quest’ultimo caso, lo ha fatto
con uno sguardo di riverenza, soggezione e amore che mi ha
capire quanto sia importante per lui la madre. Così quando gli
ho chiesto chi voleva l’interpretasse e mi ha detto ‘Viola
Davis’ per me è stato vincolante”.
    Nel cast stellare di AIR anche Jason Bateman nel ruolo di Rob
Strasser, Chris Messina in quello di David Falk, Matthew Maher
in Peter Moore, Marlon Wayans (George Raveling), Chris Tucker
(Howard White), Gustaf Skarsgård (Horst Dassler) e Julius Tennon
nei panni di James Jordan. (ANSA).
   

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