Il grande male, quando si ha paura di uscire

(ANSA) – BARI, 31 MAR – È clima concentrazionario e
minimalista per Il GRANDE MALE, scritto e diretto da Mario Tani,
che passa oggi come evento speciale al BIF&ST per poi approdare
nelle sale a maggio. Pochissimi dialoghi, un condominio molto
grande, composto da tanti palazzi uniti da un cortile,
atmosfere oniriche, con spruzzate thriller, per raccontare un
disagio. Ovvero il malessere esistenziale di Giulio (Roberto
Corradino) un attore in disarmo alle prese con un problema non
da poco: non riesce più ad uscire dal palazzo. Si blocca
infatti sulla soglia ad ogni tentativo come se qualcosa lo
trattenesse dal compiere il semplice passo che lo divide
dall’esterno. Tra sincopati dibattiti con gli inquietanti
inquilini del caseggiato e qualche delitto (vero o immaginario)
nel cortile ad opera di tre brutti ceffi, passano i giorni e
dalla radio arrivano notizie spaventose a proposito di una
imminente fine del mondo, mancherebbero solo sette giorni.
    Giulio intanto comincia lentamente a conoscere i suoi vicini e
ad assistere, suo malgrado, agli strani eventi che accadono in
quel condominio che, alla fine, lo condurranno alla scoperta
della verità. “IL GRANDE MALE è un film particolare – spiega il regista -,
differente nella linea narrativa e nella ricerca estetica; è un
film di genere, ma è anche un film drammatico i cui elementi
principali sono però quelli tipici di un thriller, con mistero e
suspense a condire una storia dai risvolti fantastici. Il motivo
principale è la scelta del punto di vista: ovvero la mente del
protagonista”. Nel cast de IL GRANDE MALE, anche Michele Sinisi e Elena
Cotugno. Prodotto da Mac Film con Amaranta Frame, il film è
realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e
dell’Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione
Puglia. (ANSA).
   

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