Calcio:Napoli; Petagna, Verona amara, ma ci faremo perdonare

(ANSA) – NAPOLI, 19 LUG – “Ho ripensato tante volte a quel
colpo di testa nel finale di gara con il Verona all’ultima di
campionato. E’ stata una pagina amara per tutti, soprattutto per
i nostri tifosi. Ci dispiace tanto. Adesso voltiamo pagina.
    Chiediamo scusa ai nostri tifosi per quella partita. Siamo
pronti a farci perdonare”. Andrea Petagna parte dell’ultima
pagina della scorsa stagione, quel pareggio che ha negato al
Napoli la partecipazione alla Champions League, per cominciare
la nuova stagione azzurra.
    L’attaccante, parlando a Radio Kiss Kiss Napoli, ha
sottolineato: “Ripartiamo adesso dal nuovo allenatore – ha detto
– e dal nuovo staff con grande entusiasmo per lavorare bene e
per centrare l’obiettivo a tutti i costi al termine del prossimo
campionato. Per un attaccante il gol è sempre importante, le
amichevoli di questo periodo servono per entrare in condizione,
venivo da mesi senza giocare neanche un’amichevole. I gol
verranno, magari anche decisivi come lo scorso anno. Devo
lavorare tanto per farmi trovare pronto ed entrare in forma”.
    Petagna ha elogiato Spalletti: “E’ un onore – ha detto – essere
allenato da Luciano Spalletti, ero piccolo e lo vedevo allenare
in tv. Sono contento, c’è tanto da imparare da lui e tutti gli
attaccanti con Spalletti hanno fatto grandi cose. Nel Napoli di
attaccanti forti ce ne sono, guardate anche Mertens, Osimhen, ci
sono io. Per caratteristiche posso giocare anche con Victor o
alle sue spalle. Sono bravo a giocare per la squadra, a venire
incontro, mentre Osimhen è bravo ad attaccare la profondità.
    Saranno scelte dell’allenatore, io mi alleno forte e lavoro
tanto per essere pronto, poi sarà Spalletti a decidere la mia
collocazione in campo, se prima o seconda punta. Il mio
obiettivo è di andare in doppia cifra, magari alzando il
minutaggio, ai tifosi dico che cercherò di sfruttare ogni
occasione che avrò ma l’importante resta l’obiettivo di squadra
e a fine anno li faremo festeggiare”. (ANSA).
   

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