L’inflazione torna a crescere, ad aprile all’8,3%

Torna a crescere l’inflazione: l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ad aprile sulla base delle stime preliminari registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’8,3% su base annua, da +7,6% del mese precedente. Lo rileva l’Istat.

L’accelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, all’aumento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +18,9% a +26,7%). Ad aprile si registra un aumento dei prezzi (indice Nic al lordo dei tabacchi) dello 0,5% rispetto a marzo e dell’8,3% rispetto ad aprile 2022. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,4% per l’indice generale e a +4,6% per la componente di fondo. L’inflazione torna a salire nell’Eurozona, al 7% ad aprile Ad aprile l’inflazione nell’Eurozona è tornata a salire, toccando quota 7%, in lieve rialzo rispetto al 6,9% registrato a marzo. Lo riferisce Eurostat nella sua prima stima flash. Si tratta del primo rialzo dell’inflazione dopo la discesa iniziata nel novembre scorso dai livelli record toccati nel 2022.

«A pesare», sottolinea la Coldiretti, «è la stagnazione dei consumi con il taglio delle quantità acquistate nel carrello che si riflette sull’intera filiera, dove si registrano situazioni di difficoltà nei campi con i ricavi che spesso non coprono i costi di produzione. I prezzi al dettaglio degli alimentari lavorati, passano da +15,3% di marzo a +14,7% di aprile mentre quelli non lavorati da +9,1% a +8,4%». Per difendersi dagli aumenti 8 italiani su 10 (81%) hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti per mettere sotto controllo le spese d’impulso, secondo l’analisi Coldiretti/Censis; ma a cambiare sono anche i luoghi della spesa. Infatti il 72% degli italiani si reca e fa acquisti low cost nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione.

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