Dopo lockdown sogni ricorrenti su luoghi affollati

(ANSA) – ROMA, 26 LUG – La pandemia ha avuto un forte impatto
sull’attività del sonno e dei sogni degli italiani: il
risultato in particolare del lockdown sono stati risvegli più
frequenti, maggiore difficoltà ad addormentarsi, una capacità
più elevata di ricordare i sogni e in generale un’attività
onirica più lucida. Quando le misure di contenimento sono state
allentate, un sogno maggiormente ricorrente è stato quello di
trovarsi in luoghi affollati, frequentati da altra gente, a
testimonianza della rilevanza di una simile esperienza dopo un
lungo periodo in cui si era dovuto rimanere in casa, oltre 50
giorni.
    Lo evidenzia una ricerca del Dipartimento di Psicologia de La
Sapienza Università di Roma, pubblicata sul Journal of Sleep
Research.
    Per arrivare a queste conclusioni, 90 adulti in Italia hanno
registrato a casa le loro esperienze oniriche e compilato un
diario sonno-sogno ogni mattina per due settimane nel 2020, la
prima(28 aprile-4 maggio) di pieno lockdown; e la seconda (5-11
maggio) di allentamento delle restrizioni. Per gli autori, poi, “va notato che alcune caratteristiche demografiche stabili hanno
avuto un impatto sull’attività onirica durante il lpckdown, come
l’età e il sesso”. Studi italiani hanno rivelato che le donne
avevano un tasso di ricordo dei sogni più elevato ed emozioni
negative rispetto agli uomini. Una ricerca ha confermato questo
effetto di genere confrontando i rapporti sui sogni pandemici
con i sogni normativi. Inoltre, un altro studio ha evidenziato
che l’invecchiamento ha influito sul ricordo dei sogni e sulla
frequenza degli incubi anche durante il lockdown. (ANSA).
   

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