Il bestseller di Brizzi sull’eutanasia diventa film in Cina

(ANSA) – ROMA, 26 LUG – Cento giorni di felicità, il libro
bestseller di Fausto Brizzi uscito nel 2013 in 35 paesi del
mondo, diventerà un film in Cina. A volerlo l’associazione
Bridging the Dragon che raccoglie produttori cinematografici
sino europei e la Joy Vision Media, società di produzione e
distribuzione cinese. Un grande traguardo per l’associazione
diretta da Cristiano Bortone e per Brizzi che ha tentato di
realizzare il film in Italia senza esiti a causa del tema dal
romanzo, legato all’eutanasia.
    Cento giorni di felicità racconta infatti gli ultimi 100
giorni di un uomo malato terminale che decide di di dedicarli ai
figli e alla moglie trasformandoli nei più belli della sua
esistenza. “Sono davvero soddisfatto che Cento giorni di
felicità diventi un film. La mia Trastevere diventerà Pechino ma
il cuore della storia sarà rispettato – dice Fausto Brizzi – .
    Non scriverò, non girerò la pellicola, ma sarò executive
producer del progetto, che spero apra le porte, al cinema
italiano, di un mercato così importante come quello cinese. In
questi giorni in cui l’eutanasia è al centro del dibattito,
spero anche che dia una seppur minuscola scossa, per farla
diventare finalmente legale”.
    “Anche se l’associazione ha una dimensione europea, nel mio
ruolo cerco sempre di promuovere contenuti italiani – dice
Cristiano Bortone regista e produttore, da quattro anni managing
director di Bridging the dragon – . L’Italia ha una ricchezza di
storie e talenti incredibile che in un mercato enorme come la
Cina possono trovare uno spazio incredibile. Fausto è un amico
da tanto tempo e mi sono sempre sorpreso che il suo romanzo non
fosse stato ancora adattato in un film”. “Per il film tratto dal mio romanzo – conclude Brizzi – ci
sono trattative ben avviate con un notissimo attore brillante
che interpreterà il protagonista, considerato il re della
commedia in Cina. Il mercato cinematografico cinese è un immenso
bacino: si contano oltre 70mila sale cinematografiche. Una
pellicola di medio incasso raccoglie 100 milioni di euro. Per me
è un’avventura nuova molto stimolante e ricca di prospettive.
    Spero possa essere traino per altre sceneggiature di colleghi
italiani”. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it