mercoledì, 5 Febbraio 2025
Maria Grazia Saccà a capo della nuova Titanus Production
(ANSA) – ROMA, 19 GIU – Maria Grazia Saccà è la Ceo e
produttrce della Titanus Production, realtà produttiva
indipendente, che produrrà film, serie tv, documentari, tv
commercials e video content. Nata nell’ambito della storica e
prestigiosa casa di produzione e distribuzione italiana Titanus
S.p.A., Titanus Production si struttura grazie ad un’operazione
di M&A con la C.i.a.o. S.r.l., società di produzione
indipendente di Maria Grazia Saccà e – si legge in una nota –
affida all’esperienza di quest’ultima e al suo team la
produzione di tutti i suoi progetti.
Maria Grazia Saccà porterà la sua decennale esperienza con
l’obiettivo insieme al suo team di supportare la creatività,
l’immaginazione e la capacità degli autori di correre rischi
creativi. “In Titanus production siamo focalizzati su registi e
sceneggiatori con un punto di vista unico e distintivo; talenti
in grado di offrire allo spettatore un percorso di scoperta,
un’esperienza emotiva che susciti pensieri e considerazioni
profonde. Titanus è la più antica e la più prestigiosa casa di
produzione italiana, e sono orgogliosa e grata che sia stato
affidato a me il compito di proiettare le sue produzioni nel
nuovo millennio. Ritengo che il punto di vista femminile
introduca nel mondo dell’audiovisivo nuove modalità relazionali,
di business e anche creative ed estetiche, in grado di
arricchire e diversificare il grande patrimonio dell’immaginario
italiano. Accanto a me alla guida di Titanus Production posso
contare su un team fantastico tutto al femminile (più due
uomini!), composto da brillanti professioniste del settore”,
sottolinea Saccà.
Prima di unirsi alla Titanus Production, Maria Grazia Saccà
ha ricoperto diversi ruoli, prima per Rti come produttrice, poi
direttrice generale di Pepito Produzioni di suo padre Agostino
Saccà, ex dirigente Rai, e successivamente Ceo di C.I.A.O.
S.r.l.. Grazie anche al solido network sviluppato negli anni da
Maria Grazia, Titanus Production – si legge ancora – intende
investire nei talenti, avere fiducia nella loro capacità di
raccontare storie uniche e si propone di creare un’offerta che
possa includere più generazioni in modo intelligente. (ANSA).