La Nasa sta sviluppando un’interfaccia in stile ChatGpt

(ANSA) – ROMA, 27 GIU – Presto potrebbe diventare realtà lo
scenario del film ‘2001: Odissea nello spazio’ in cui il
supercomputer Hal 9000 dialoga con gli astronauti a bordo della
nave spaziale Discovery. Secondo il Guardian, infatti, la Nasa
sta sviluppando un proprio software in stile ChatGpt che
potrebbe consentire agli astronauti di parlare con i loro
veicoli spaziali e ai controllori di una missione di conversare
con robot dotati di intelligenza artificiale che esplorano
pianeti distanti.
    “L’idea è di arrivare ad un punto in cui abbiamo interazioni
conversazionali con i veicoli spaziali e loro ci parlano di
allarmi e scoperte interessanti che vedono nel sistema solare e
oltre. Non è più fantascienza”, spiega Larissa Suzuki,
ricercatrice alla Nasa. Parlando ad un incontro sulla
comunicazione spaziale di nuova generazione presso l’Institute
of Electrical and Electronics Engineers di Londra, Suzuki ha
delineato una rete di comunicazioni interplanetarie con
intelligenza artificiale integrata per rilevare, e possibilmente
correggere, anomalie e inefficienze non appena si verificano.
    “Non possiamo inviare un ingegnere nello spazio ogni volta che
un veicolo spaziale va offline o il suo software si rompe in
qualche modo”, ha aggiunto. Il sistema avrebbe anche
un’interfaccia in linguaggio naturale che consentirebbe agli
astronauti e al controllo della missione di parlarsi piuttosto
che dover setacciare ingombranti manuali tecnici per
informazioni rilevanti, gli astronauti potrebbero chiedere
consigli su esperimenti spaziali o su come eseguire delle
manovre. (ANSA).
   

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