Melissa Leo, mie donne lontane da stereotipi

(ANSA) – LOCARNO, 11 AGO – Mente criminale, madre, galeotta,
malata terminale che fa di tutto per non morire in prigione. E’
il potente e struggente personaggio di Melissa Leo, premio Oscar per The Fighter, nel noir famigliare con toni da western di
John Swab, Ida Red, con Josh Hartnett e Frank Grillo, presentato in anteprima mondiale al Locarno Film Festival. Una storia che rende omaggio ai grandi noir degli anni ’70,
come sottolinea Swab, raccontando l’incrocio di crimini, amore
materno e filiale, segreti che legano la famiglia Walker. Wyatt
(Hartnett), insieme allo zio Dallas (Grillo), tanto freddo come
killer quanto affettuoso in famiglia, dietro l’attività legale
di un’autosalone in Oklahoma, porta avanti la vera professione
dei Walker, furti e rapine. L’obiettivo principale, però, per
loro diventa far uscire di prigione Ida, per permetterle di
morire in libertà. Tra minacce, rapimenti e piani destinati a
finire in un bagno di sangue, Wyatt sarà costretto a scelte
definitive. Nello straordinario cast, fra gli altri, anche
William Forsythe, Deborah Ann Woll, Mark Boone Junior, Sofia
Hublitz, Beau Knapp.
    “Sono madre di un figlio, e Ida per me è principalmente una
mamma – spiega all’ANSA Melissa Leo, attrice che ama scegliere
ruoli complessi e lontani dai tappeti rossi hollywoodiani -. Con
la sua famiglia continua sulla via che hanno sempre utilizzato
per sopravvivere. Sono così fiera di essere parte di un film
come questo perché la realtà negli Stati Uniti oggi non è quella
che vediamo generalmente. C’è molta povertà e sono tante le
persone che faticano a portare avanti la giornata. Ida come una
mamma orsa lotta per sopravvivere”. Ci sono interpreti che
preferiscono tenersi lontano dal racconto di queste realtà, “perché molte attrici sono molto manipolate per essere solo un
certo tipo di donna, per mostrare un certo modello che ‘vende’.
    Mia madre invece mi ha cresciuta senza dare nessuna importanza
alla vanità. E’ ciò che mi aiuta come attrice. Anche quando
faccio un personaggio di un certo ceto, non baso mai tutto sul
modo in cui mi presento, perché non mi interessa esplorare quel
lato del femminile e sono una donna da oltre 60 anni”. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it