lunedì, 3 Febbraio 2025
What If…? – Le Citazioni e i Riferimenti nel primo episodio
La serie animata What If…? è arrivata appena ieri su Disney+ e già si promette come uno degli show più ricchi di sempre di easter egg, poggiando letteralmente ogni episodio sulla ricostruzione di determinati eventi che abbiamo visto accadere nel Marvel Cinematic Universe.
In E se… Captain Carter fosse stata il Primo Vendicatore? abbiamo rivisto la nascita del primo supersoldato della storia dell’universo cinematografico, ma gli eventi hanno preso fin da subito una piega differente da quel che ricordavamo: è stata infatti Peggy Carter, anziché Steve Rogers, ad assumere i poteri del siero del dottor Erskine. Di seguito, ecco tutte le citazioni e i riferimenti che abbiamo trovato nell’episodio!
SEQUENZA INIZIALE
What If…? si apre con un monologo di Uatu l’Osservatore, mentre sullo sfondo vediamo “frammenti” di storia del multiverso Marvel che ci sono perlopiù familiari (come la metamorfosi di Bruce Banner) ed altri che fungono invece da “teaser” per ciò che probabilmente vedremo nei successivi episodi dello show (come il “rapimento” di T’Challa anziché di Peter Quill da parte dei Ravagers). Fra gli eroi e i personaggi che vediamo spiccano Black Panther, Captain Marvel, Iron Man, Thor, Hulk, Black Widow, Captain America (ed anche Steve Rogers prima della “trasformazione), Peggy Carter, Visione, Proxima Midnight, Obadiah Stane, il Doctor Strange, il Teschio Rosso, Yondu, Killmonger e il Collezionista.
TIMELINE
L’universo in cui ha luogo l’avventura di Peggy Carter raccontata da Uatu è inedito (non è mai comparso prima non solo nel MCU, ma nemmeno in qualsivoglia prodotto cinematografico, televisivo o a fumetti Marvel). Prende le mosse da un universo identico a quello del MCU che conosciamo, fino al momento esatto dell’esperimento che trasformò il gracile Steve Rogers in Captain America: Uatu ci mostra anche il preciso dettaglio che ha fatto scaturire tutte le differenze che seguiranno poi, ovvero la scelta di Peggy di assistere da vicino all’esperimento (“una farfalla sbatte le ali a Pechino…”)
UATU L’OSSERVATORE
Dopo un breve cameo della razza aliena degli Osservatori in Guardiani della Galassia: Vol. 2 (dove vediamo 3 Osservatori dialogare con un astronauta interpretato nientemeno che da Stan Lee) fa finalmente il suo trionfale ingresso nel Marvel Cinematic Universe Uatu, l’Osservatore della Terra. Questo misterioso personaggio ha un’importanza centrale nei fumetti Marvel, mentre il suo ruolo nell’universo unito è ancora tutto da esplorare.
Per un approfondimento sul personaggio di Uatu e sugli Osservatori, vi invitiamo a cliccare QUI!
TUTTI I RITORNI
Ovviamente l’episodio ospita una lunga serie di ritorni sia davanti che dietro lo schermo: Captain Carter e Bucky sono infatti doppiati dagli attori originali che li hanno interpretati al cinema e in tv, Haley Hatwell e Sebastian Stan.
Insieme a Peggy e Bucky, vediamo il ritorno anche di Howard Stark (e del suo interprete Dominic Cooper), del Teschio Rosso (e di Ross Marquand, il suo secondo interprete in Avengers: Endgame), di Arnim Zola (Toby Jones), del dr. Erskine (Stanley Tucci), di Dum Dum Dugan (Neal McDonough) e degli Howling Commandos, di Nick Fury (Samuel L. Jackson) e di Clint Barton (Jeremy Renner). Anche Steve Rogers è uno dei protagonisti dell’episodio, ma a fornirgli la voce non è Chris Evans, bensì il doppiatore di vari personaggi animati Marvel Josh Keaton.
IRON MAN?
Howard Stark dà “vita” grazie al Tesseract ad una armatura per Steve Rogers che ricorda moltissimo le varie armature che suo figlio Tony Stark costruirà in futuro. Steve in questo universo diventa quindi una sorta di precursore di Iron Man, anziché diventare Captain America: il suo animo di eroe è rimasto lo stesso anche senza il siero del supersoldato.
IL BRACCIO DI BUCKY
Nella sequenza in cui Peggy, Bucky e gli Howling Commandos assaltano il treno dell’Hydra, Captain Carter afferra all’ultimo momento Bucky, salvandolo durante l’azione. Il futuro Soldato d’Inverno (lo diventerà mai in questo universo?) scherza con Peggy dicendole “Mi hai quasi staccato un braccio!” facendo diretto riferimento allo stesso identico scontro sul treno nel Marvel Cinematic Universe con Captain America, dove finisce per perdere un braccio (lo ritroveremo infatti con un braccio meccanico) e a “morire” apparentemente.
SHUMA-GORATH
Il demone Shuma-Gorath fa il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe nel primo episodio What If…?: vediamo infatti Captain Carter lottare contro la mostruosa creatura, uscita da un portale aperto su un’altra dimensione dal Teschio Rosso usando il Tesseract.
Shuma-Gorath è nei fumetti uno dei più pericolosi nemici del Doctor Strange fin dagli anni ’70 (il suo esordio risale al 1972 sulle pagine di Marvel Premiere #10) ed è soprannominato anche Lord del Caos; secondo alcuni, potrebbe addirittura essere il principale nemico da combattere in Doctor Strange in the Multiverse of Madness.
IL BALLO
La situazione romantica di Peggy e Steve viene ribaltata nell’episodio rispetto a quanto conosciamo. Fra i due sboccia l’amore come visto anche nel Marvel Cinematic Universe, ma stavolta è Peggy che è costretta ad abbandonare Steve, ritrovandosi poi in futuro lontanissimo. I due si lasciano quasi con le stesse parole: il secondo ricorda a Captain Carter che le deve un ballo, e Peggy promette di incontrarlo il successivo Sabato, all’opposto dello stesso dialogo avvenuto in Captain America: The First Avenger.
VIAGGIO NEL TEMPO
Al termine dell’episodio, ritroviamo Captain Carter nel futuro assieme a Nick Fury e Occhio di Falco: come Steve Rogers, gli Avengers o Janet Van Dyne, Peggy ha viaggiato nel tempo, pratica ormai quasi usuale nel Marvel Cinematic Universe.
Alcuni fan hanno fatto notare che il Tesseract (ovvero la Gemma dello Spazio) non dovrebbe essere in grado di far viaggiare attraverso il tempo (compito della Gemma del Tempo) ma solo attraverso lo spazio. Sappiamo però che in alcune dimensioni, raggiungibili appunto anche con il Tesseract, il tempo scorre in modo diverso, come ad esempio nel Regno Quantico: è probabile quindi che sia proprio ciò che è accaduto anche a Captain Carter, finita forse per pochi secondi nella dimensione di Shuma-Gorath mentre nel suo universo natale trascorrevano invece interi decenni.