Addio a Piera Degli Esposti, la regina scalza

(ANSA) – ROMA, 14 AGO – E’ morta a Roma l’attrice Piera Degli
Esposti. Malata da tempo era ricoverata dal 1 giugno
all’ospedale Santo Spirito di Roma. Anima bolognese e talento
universale, regina scalza della scena italiana tra teatro,
cinema , televisione e letteratura, aveva da poco festeggiato i
suoi magnifici 83 anni. Gli esordi nel teatro di avanguardia
degli anni ’60 poi il teatro classico e moderno tra Shakespeare
e Giraudoux, Gombrowicz e D’Annunzio. Quasi in contemporanea il
suo talento sbarca in tv con Il Conte di Montecristo nel 1966
diretto da Edmo Fenoglio. Nel ’67 il debutto al cinema. Da
allora la sua carriera non conosce soste, divisa tra la scena e
il set. Apparirà in una cinquantina di film, una ventina di
sceneggiati, sarà protagonista a teatro per 50 anni buoni e
ovunque porterà una freschezza, un sorriso, una professionalità
assolutamente unici. Ad amarla e chiamarla sul set sono in tanti
dai fratelli Taviani a Pasolini da Lina Wertmuller a Tornatore
e Bellocchio fino a Moretti e Sorrentino. In tv come non
ricordarla nei panni della badessa dei “Promessi sposi” di
Salvatore Nocita o in quelli di Clelia in “Tutti pazzi per
amore” di Ivan Cotroneo. Anche a teatro amava l’impossibile.
    Nel 1997 comincia il suo sodalizio artistico con Dacia Maraini,
l’amica di sempre, che la convince a scrivere a quattro mani “Storia di Piera”. L’incontro delle due donne, l’una meticolosa
analista dell’anima e l’altra narratrice naturale che attinge al
vissuto per trasformarlo in creazione letteraria, produce un
autentico evento editoriale. Da libro-scandalo “Storia di Piera”
diventa anche soggetto e sceneggiatura, con la complicità di
Marco Ferreri che ne fa nel 1983 uno dei suoi film più personali
e intensi. La vicenda letteraria avrà due seguiti: “Piera e gli
assassini” sempre con Dacia Maraini nel 2003 e “L’estate di
Piera” (con Giampaolo Simi) appena un anno fa. Invece la sua
voce pastosa e calda, immediatamente riconoscibile accompagnerà “La lunga vita di Marianna Ucria” (il romanzo più famoso di
Maraini) nella bella lettura del 2011. Negli ultimi anni è stata
anche apprezzata regista d’opera fin dalla “Lodoletta” di Piero
Mascagni e una memorabile “La voce umana” di Francis Poulenc.
    (ANSA).
   

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