Venezia: attenti ai film choc di Filippine e Ucraina

(ANSA) – ROMA, 19 AGO – Attenti a quei due. Potrebbero essere
loro le sorprese di questa 78/ma edizione del Festival di
Venezia, due film di cinematografie poco conosciute, ma uniti da
politica, originalità e anche dalla violenza delle immagini,
cosa dichiarata dallo stesso Alberto Barbera all’incontro stampa
di fine luglio. Si tratta di ON THE JOB: THE MISSING 8 del
regista filippino cult Erik Matti, e REFLECTION dell’ucraino
Valentyn Vasyanovych.
    Intanto ON THE JOB: THE MISSING 8, sequel di un film del 2013, thriller d’azione presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del
Festival di Cannes.
    Così lo racconta Barbera: “Film filippino che offre il meglio
di una produzione nazionale a cavallo fra cinema di genere e
d’autore. Un regista che viene dalla serie B dove si è misurato
con la parodia di film cult di supereroi e polizieschi. In
questa opera che dura tre ore e mezza compie però un salto verso
la serie A senza rinunciare a nulla del suo passato, ma
condendolo con una durissima e coraggiosa denuncia politica
della corruzione che dilaga nel suo paese. Quindi un film
barocco, eccessivo che ci ha letteralmente conquistati”.
    Il regista ucraino Valentyn Vasyanovych, come ha detto Barbera ”
non è del tutto sconosciuto agli spettatori Veneziani perché la
sua prima opera, ATLANTIS, vinse il premio come miglior film di
Orizzonti nel 2019 e fu anche candidato agli Oscar. È con
grande piacere quindi che accogliamo REFLECTION , suo secondo
film, nel concorso principale. I temi sono iN realtà molto
simili a quelli del primo film, ovvero l’orrore e la violenza
disumana della guerra. Anche in questo caso ci sono alcune scene
di grande violenza che sono destinate a disturbare lo
spettatore”. (ANSA).
   

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