Con la pandemia aumentate le diagnosi di miopia tra bambini

(ANSA) – ROMA, 20 AGO – I casi di miopia tra i bambini
potrebbero essere aumentati durante il lockdown per l’eccessivo
tempo passato davanti agli schermi dentro casa anche per la
didattica a distanza, costretti dalle restrizioni anti-Covid, e
lo scarso tempo trascorso all’aperto.
    È l’allarme lanciato in Inghilterra dagli optometristi membri
del College of Optometrists che su BBC Health denunciano di
trovarsi di fronte a un sensibile aumento delle diagnosi di
miopia nei bambini dall’inizio della pandemia.
    Non a caso uno studio pubblicato di recente sulla rivista
JAMA Ophthalmology, che ha coinvolto oltre 120 mila bambini di
6-8 anni in Cina, dimostra che nel 2020 – e cioè nel periodo del
primo lockdown – la diffusione (prevalenza) della miopia nei
bambini in questo range di età è triplicata rispetto ai cinque
anni precedenti l’inizio della pandemia.
    Per prevenire la miopia bisogna stare all’aperto: un grosso
studio pubblicato sempre sulla rivista JAMA Ophthalmology ha
mostrato un legame diretto tra la vita al chiuso e il rischio di
miopia nei bambini. Dallo studio, condotto da Astrid Fletcher
della London School of Hygiene and Tropical Medicine, è emerso
che trascorrere tanto tempo all’aperto da piccoli riduce al
massimo il rischio di miopia: infatti la ricerca su oltre 4000
individui mostra che l’aumentata esposizione ai raggi solari UVB
si associa a ridotto rischio di miopia.
    La ricerca evidenzia l’esistenza di un legame diretto tra lo
stare all’aperto esposti ai raggi solari e la riduzione di
rischio di miopia; al contrario un elevato livello di istruzione
è associato a un aumento di rischio fino al doppio.
    Pur tenendo conto dell’importanza delle restrizioni dovute al
Covid, gli optometristi raccomandano di portare i bambini
all’aperto per almeno due ore al giorno per prevenire la miopia;
inoltre consigliano di ridurre il tempo trascorso davanti gli
schermi. (ANSA).
   

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