Lavori mentalmente stimolanti possono difendere da Alzheimer

(ANSA) – ROMA, 20 AGO – Avere un’occupazione che tiene acceso
il cervello potrebbe proteggere dalle demenze una volta
raggiunta l’età anziana, infatti uno studio pubblicato sul
British Medical Journal evidenzia che i lavori intellettualmente
più stimolanti si associano a un minor rischio di ammalarsi di
Alzheimer negli anni della pensione.
    Lo studio è stato condotto da Mika Kivimäki presso la
University College London. L’analisi è stata realizzata con i
dati di sette ricerche precedentemente pubblicate sull’argomento
per un totale di oltre 100 mila individui coinvolti.
    È emerso che coloro che hanno svolto lavori intellettualmente
stimolanti, da anziani, hanno chance di vedere diagnosticata una
demenza mediamente 1,7 anni più tardi dei coetanei che da
giovani non hanno avuto occupazioni altrettanto impegnative per
la testa; in altri termini nel primo gruppo di persone sono
diagnosticati in media 2,5 casi di demenza in meno l’anno ogni
10 mila individui, rispetto al gruppo dei lavoratori con
occupazioni non stimolanti.
    Gli esperti hanno anche individuato che nel sangue del primo
gruppo impegnato in lavori intellettualmente fervidi vi è una
ridotta concentrazione di tre molecole associate al rischio di
Alzheimer in altri lavori. Bisognerà ora capire se mirando alla
riduzione dei livelli plasmatici di queste molecole si potrebbe
effettivamente ridurre il rischio individuale di Alzheimer, ma
servono nuovi studi per dimostrarlo. (ANSA).
   

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