Paralimpiadi: Pancalli, a Tokyo possiamo far bene

(ANSA) – ROMA, 20 AGO – “Per scaramanzia non faccio
previsioni di medaglie, ma sono ottimista: a Tokyo possiamo far
bene”. Lo ha detto il presidente del Comitato italiano
paralimpico, Luca Pancalli, prima di imbarcarsi all’aeroporto di
Fiumicino sul volo Alitalia per Tokyo insieme con le nazionali
di atletica leggera, tiro a segno, judo e paratriathlon alla cui
assistenza alla partenza ha provveduto, dal momento dell’arrivo
al check-in fino al gate, il personale Adr Assistance, società
del Gruppo Aeroporti di Roma.
    “Alle recenti Olimpiadi di Tokyo gli azzurri, con le 40
medaglie vinte, sono stati straordinari: una trasferta che
rimarrà nella storia. Mi auguro – ha aggiunto Pancalli – che
anche questo ‘secondo tempo’ dello sport internazionale e
italiano possa regalarci grandi soddisfazioni. Abbiamo, infatti,
una squadra che già di per sé rappresenta, nei numeri (115
atleti suddivisi in sedici diverse discipline, ndr), uno
straordinario risultato, perché è la delegazione più numerosa di
tutti i tempi. Il nuoto ci saprà sicuramente regalare grandi
soddisfazioni ma sono convinto che le soddisfazioni verranno da
tutte le discipline, perché tutti i ragazzi hanno lavorato nel
miglior modo possibile nonostante il rinvio e il periodo del
lock-down duro”. “Le Federazioni – ha detto ancora – li hanno
messi nelle giuste condizioni per poterlo fare, così come hanno
fatto le loro associazioni sportive, i corpi dello Stato, i
gruppi sportivi militari. Le condizioni per far bene pertanto ci
sono: sì, sono ottimista”. Prima di salire a bordo dell’aereo
Alitalia, un pensiero è poi andato, da parte del presidente
Pancalli, ad Alex Zanardi.”Non ho mai smesso un momento di
pensare ad Alex. Questa, infatti, sarebbe stata probabilmente la
sua ultima Paralimpiade. Tant’è che l’abbiamo voluto mettere
nella nostra media gallery una sua foto. Penso che a Tokyo – ha
concluso – , in ciascuno degli atleti e delle atlete, non ci
sarà giorno in cui non avranno un pensiero per Alex”. (ANSA).
   

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