lunedì, 25 Novembre 2024
Scuola: obbligo di Green Pass (anche sui trasporti pubblici)
Green Pass obbligatorio per tutti: personale docente e non docente e per gli studenti. Sembra essere questa la strada presa dal Governo Draghi davanti a quella che è davvero la «Madre» di tutte le battaglie: il ritorno della Scuola in presenza
Il Green Pass a scuola
A partire da quest’anno, infatti, non solo i professori ma anche gli assistenti, i collaboratori e chiunque entri a scuola (a parte gli studenti) dovranno mostrare il green pass che, come noto, si ottiene solo se vaccinati, guariti da Covid negli ultimi sei mesi oppure se in possesso di un tampone negativo realizzato entro le 48 ore precedenti. In questo caso il costo tampone – come previsto dal protocollo firmato da ministero e sindacati lo scorso 14 agosto – è a carico del personale scolastico.
Il braccio di ferro su questo tema è stato a senso unico con le cifre sindacali che chiedevano allo Stato di farsi carico di questa spesa aggiuntiva volta a tutelare i no-vax (le categorie fragili o esenti da green pass avranno diritto al tampone gratuito) e il Ministero che ha negato ogni compromesso.
Cosa succede a chi non ha il Green Pass
Dal primo settembre al 31 dicembre il personale sprovvisto di passaporto verde non potrà entrare a scuola. Se entro 4 giorni dalla mancata presenza non si provvede a regolarizzare la propria posizione si verrà sospesi dall’incarico e si resterà senza stipendio.
Eventuali supplenze scatteranno a partire da quinto giorno di assenza.
Chi controlla il Pass
Restano, poi, restano farraginose le modalità di controllo – quotidiano – del green pass di tutti. La delega dovrebbe essere riservata al preside o a personale, a sua volta, delegato dal dirigente scolastico.
Si temono, però, lungaggini nelle pratiche di controllo con il rischio di ingorgare l’avvio della giornata scolastica per procedere alla verifica del certificato verde. Il ministero ha garantito che è già attivo un tavolo tecnico che sta studiando le procedure di semplificazione, ma i sindacati vogliono certezze.
Mercoledì 25 agosto si dovrebbe ripetere l’incontro con la minaccia da parte delle organizzazioni sindacali di ritirare la firma dal protocollo d’intesa siglato alla vigilia di ferragosto.
Cosa prevede il protocollo
Il documento che porta il titolo di “Protocollo di sicurezza per l’anno scolastico 2021/2021” attualizza le regole per il ritorno in classe confermando l’obbligatorietà della mascherina chirurgica sui banchi di scuola a partire dai 6 anni in su.
Il distanziamento sociale, invece, quest’anno è solo consigliato e gli studenti potranno tornare ad avere il compagno di banco.
Il Green Pass, come detto, non sarà obbligatorio per gli allievi, ma solo per il personale scolastico di tutti gli ordini e gradi.
Restano in vigore i turni di entrata e uscita da scuola con lo scopo di evitare assembramenti sia nelle adiacenze degli istituti scolastici sia sui mezzi pubblici. Tra le misure previste si stabilisce che gli ingressi a scuola saranno scaglionati e dovranno avvenire con opportuna segnaletica e con una campagna di sensibilizzazione ed informazione per comunicare alla comunità scolastica le regole da rispettare per evitare assembramenti. Nel caso di file per l’entrata e l’uscita dall’edificio scolastico, occorre provvedere alla loro ordinata regolamentazione al fine di garantire l’osservanza delle norme sul distanziamento sociale.
Solo un genitore per volta potrà accompagnare lo studente a scuola e non potrà formare capannelli davanti alla scuola. I colloqui tra docenti e studenti anche quest’anno avverranno on-line attraverso le piattaforme digitali autorizzate.
In caso di Covid
In caso di diagnosi di casi di Covid in classe tutti gli alunni e professori verranno sottoposti a quarantena e tampone, anche gli studenti vaccinati. Questi ultimi, però, resteranno in quarantena solo 7 giorni invece di 10. Al termine della quarantena anche loro dovranno mostrare l’esito negativo di un tampone.
La DAD (didattica a distanza) non è prevista per l’anno scolastico 2021/2022 e verrà attivata solo in presenza di focolai attivi di coronavirus.