A Linate cade un Jet nella via Otto Ottobre dedicata alla strage del 2001

Un terribile gioco del destino l’incidente di oggi 3 ottobre, accaduto a un monomotore a turbina Pilatus PC12-47 decollato dall’aeroporto Forlanini di Linate. A qualche giorno dalla commemorazione dei vent’anni della strage dell’8 ottobre 2001 l’aviazione milanese affronta una nuova tragedia. Poco dopo le 13 di domenica l’aeromobile marche YR-PDV, di nazionalità rumena, con a bordo 8 persone in tutto tra le quali un minore, è decollato dalla pista 36 dello scalo meneghino diretto a Olbia e ha compiuto come da prassi la virata a destra in salita per seguire l’instradamento verso la rotta prevista. A questo punto qualcosa di grave ed improvviso deve essere accaduto a bordo, perché il pilota ha virato nuovamente a destra come per rientrare verso la pista, ma poi ha proseguito diritto verso ovest superando il sedime aeroportuale. Giunto tra la zona di Rogoredo e la periferia Nord di San Donato l’avaria deve aver impedito il controllo dell’aeroplano che è precipitato molto rapidamente andando a schiantarsi sul tetto di un edificio fortunatamente in quel momento disabitato. Tragica ironia della sorta l’edificio si trova in via Otto ottobre, lapide in ricordo della tragedia di 20 anni fa. Le condizioni meteo al momento dell’evento non erano critiche, con una leggera pioggia e copertura nuvolosa, ma quasi assenza di vento, nulla di non affrontabile per un modello di velivolo ritenuto tra i monomotori a turbina più robusti ed efficienti sul mercato. Costruito in Svizzera dalla Pilatus Aircraft, il PC-12 è in servizio in tutto il mondo ed è particolarmente richiesto e apprezzato per missioni in zone rurali e isolate. Per esempio, è impiegato nell’Africa Sud-Sahariana come aero ambulanza, mentre in Nord America ed Europa è più usato come velivolo Vip ed executive. Il motore che lo equipaggia è il diffusissimo ed affidabile turbo-albero Pratt & Whitney PT6, utilizzato in diverse varianti anche su elicotteri e altri velivoli.

Impossibile fare ipotesi concrete, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo aprirà un’inchiesta tecnica e per questo motivo è molto importante che nessun detrito né parti del relitto vengano spostate prima dei rilievi degli specialisti, in modo da dare ai tecnici la possibilità di riscontrare eventuali dettagli, come la mancanza di parti dell’aeroplano, oggetti impropri tra i rottami o componenti che possano rivelare l’accaduto oltre il registratore dei dati di volo, presente su questo esemplare. Soltanto otto i minuti di volo dal distacco delle ruote dalla pista e lo schianto, terribile la dinamica, avvenuta ad altissima velocità e presumibilmente senza controllo, almeno stando ai tracciati disponibili in rete, che hanno registrato una velocità di caduta elevatissima. Dan Petrescu, il proprietario e pilota, non avrebbe fatto in tempo a segnalare l’avaria, né a impostare una traiettoria tale da consentirgli il rientro. Fondamentali, oltre la lettura del registratore, sarà visionare le videocamere della zona dell’impatto che potrebbero aver ripreso gli ultimi istanti del volo, e le comunicazioni radio tra la torre di Linate e l’aeromobile.

La pm Tiziana Siciliano, dopo il lungo sopralluogo ha dichiarato: “Il volo è stato seguito fino a un certo punto e poi è apparsa un’anomalia sulle tracce radar e poi l’aereo è precipitato (…) Non risulta che sia arrivato da bordo un allarme mandato dal pilota però un’anomalia è stata segnalata dalla torre sulla deviazione di percorso, occorre verificare di che cosa si è trattato. Il fascicolo che si aprirà riguarderà certamente un disastro aereo. Ci sono dei testimoni che in questo momento vengono sentiti dalle forze di polizia in modo che ci aiutino a ricostruire la vicenda. Quando sono salita sull’autoscala ho potuto vedere molto bene il punto di impatto che è stato sul tetto, che è rimasto discretamente integro a parte un punto dove ci sono evidenti segni di una collisione con qualcosa che è andato a fuoco”.

Il riconoscimento delle vittime è complicato, ma i nomi sono noti poiché la loro registrazione è obbligatoria prima della partenza, unitamente all’inoltro – e all’approvazione – del piano di volo.

A titolo di simulazione, con il manuale di volo del Pilatus PC12 alla mano, abbiamo provato a verificare il piano di carico dell’aeroplano, che tuttavia con otto passeggeri e il carburante necessario per coprire la tratta fino a Olbia, più le riserve obbligatorie di legge, sembrerebbe perfettamente compatibile con quanto previsto dal costruttore. Da una ricerca su internet invece pare che la versione -47 e in particolare questo esemplare YR-PDV fosse equipaggiata con un’elica a sette pale di nuovo tipo, recentemente certificata dall’autorità aeronautica europea Easa.

Per gli investigatori dell’Ansv si tratta quindi di impostare un’inchiesta complessa, e a meno di colpi di scena o evidenze particolari ci vorrà tempo per comprendere che cosa sia davvero accaduto tra le 13.03 e le 13.08 di oggi sul cielo di Linate.

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