A Venezia le promesse di Isabelle Huppert sindaca

(ANSA) – VENEZIA, 01 SET – Il fascino demoniaco del potere è
duro a morire anche se si è una mosca bianca, ovvero una
politica corretta e disposta a tutto per i suoi ideali come
appare Isabelle Huppert nei panni di Clémence, sindaco dei
sobborghi parigini. Una donna che, al secondo mandato, ha deciso
di non ripresentarsi pur sapendo che vincerebbe di nuovo
facilmente. Tutto questo accade in LES PROMESSES, una sorta di
thriller politico a firma di Thomas Kruithof (La meccanica delle
ombre), scritto dallo stesso regista insieme a Jean-Baptiste
Delafon (sceneggiatore non a caso della serie politica di
Canal+ Baron Noir).
    Il film, distribuito in Italia con Notorious Pictures e che
apre la sezione Orizzonti della 78. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia, ha appunto come protagonista una
Huppert molto determinata, dialettica e smart in lotta, tra
l’altro, per la bonifica e la messa in sicurezza di un enorme
caseggiato dove accade di tutto e manca ogni regola. Una
battaglia condivisa con il suo fidato spin doctor, Yazid (Reda
Kateb, già in Django e The Specials), che si scontrerà con la
vera natura di questa donna sempre in bilico tra fede politica e
ambizione. Così quando a Clémence viene offerta la carica di
ministro, la sua ambizione prende il sopravvento, mentre la
devozione e l’impegno per i suoi cittadini iniziano a vacillare.
    “Clémence ha una evidente fragilità interiore ed è così una
donna che si pone molte domande su se stessa. Ma – aggiunge
l’attrice – non mi sono ispirata a una precisa figura politica.
    E poi non credo che oggi si possa dire che c’è una differenza
tra un politico uomo e una politica donna, uomo e donna sono
oggi la stessa cosa, quello che li unisce casomai è solo la
condivisione dell’interesse per la cosa pubblica”. (ANSA).
   

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