Abatantuono e Matano, comicità è una medicina

(ANSA) – ROMA, 23 OTT – La comicità “è una medicina. C’è
chi aveva detto che aiutasse anche piangere, ma ridere fa
proprio bene”. Parola di Diego Abatantuono e Frank Matano
protagonisti in coppia della commedia Una notte da dottore di
Guido Chiesa che debutta ad Alice nella città, la sezione
autonoma della Festa del Cinema di Roma per arrivare poi in sala
dal 28 ottobre in circa 350 sale distribuita da Medusa, che è
anche coproduttore con Colorado.
    Ispirandosi alla commedia francese Chiamate un dottore!
(2019) con Michel Blanc, si racconta la lunga notte (si è girato
a Roma) vissuta da Pierfrancesco Mai (Abatantuono) medico di
grande esperienza che lavora come guardia medica. Pieno di
acciacchi, apparentemente poco empatico e sbrigativo con i
pazienti, l’uomo è reduce da traumi che fatica ad affrontare.
    Tutto cambia quando incontra Mario (Matano), rider positivo e
sorridente che dopo un bizzarro incidente, si ritrova ad
accettare di sostituire il medico nelle visite in programma, ‘radioguidato’ via auricolare da Mai. “Diego è stato scelta immediata, Frank invece si è sottoposto
a un provino – spiega Chiesa, già autore di commedie di grande
successo come Belli Di Papà” e “Ti Presento Sofia” -. Il film
francese aveva uno spunto molto divertente e suggeriva un dramma
ma non lo affrontava. Invece qui Diego ha proposto di andare a
fondo anche nel dramma, strada che si è percorsa in passato in commedie come Il Sorpasso. Il lavoro maggiore che abbiamo fatto
è stato nell’approfondire i personaggi”. C’era nella storia “un
sottotesto che si poteva intuire – commenta Abatantuono -.
    Secondo me è più incisivo per il pubblico fargli percepire
perché un personaggio si trovi in certe condizioni. E per
costruire un racconto realistico serviva grande collaborazione
tra Frank e me. Questo è un film molto musicale, se uno non ci
si accorda con l’altro i personaggi ti scappano via”. Quello
della coppia Matano – Abatantuono è un debutto, anche se i due
attori si conoscono da anni: “Abbiamo lavorato molto sul
copione. E’ stato stimolante, anche perché Diego ha
un’attenzione ossessiva alla verità, è molto bello imparare da
lui per osmosi”. (ANSA).
   

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