domenica, 9 Febbraio 2025
Achille Lauro, Io attore? Mi piacerebbe più dirigere
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(ANSA) – ROMA, 19 OTT – Più che essere attore (“Non è
facile calarsi in un mondo non tuo, che sia un canzone o un
ruolo”), sembra la regia la strada nel cinema al quale è più
interessato Achille Lauro: “ho già lavorato alla regia dei miei
videoclip e sto lavorando su due documentari ancora inediti. Mi
piacerebbe dirigere, anche fallendo, perché il fallimento è
contemplato. Si diventa qualcuno di successo imparando
attraverso i fallimenti”. Lo dice il musicista alla Festa del
Cinema di Roma, dov’è per la presentazione di Anni da Cane di
Fabio Mollo, primo film Amazon Original italiano, che debutta
nella sezione autonoma Alice nella città e sarà disponibile su
Amazon Prime Video in Italia dal 22 ottobre e in oltre 240 Paesi
e territori nel mondo dal 26 novembre.
Nella commedia young adult che ha per protagonista Aurora
Giovinazzo, con un cast che comprende Isabella Mottinelli,
Sabrina Impacciatore, Federico Cesari, Luca Maria Vannuccini,
Achille Lauro appare in un cameo nei panni di se stesso e sui
titoli di coda è presente un suo brano originale scritto per il
film, intitolato Io e te, in uscita il 22 ottobre .
Il racconto ruota intorno a Stella (Giovinazzo),
un’adolescente che dopo un grave incidente, si è convinta che i
suoi anni vadano contati come quelli dei cani: uno ne vale
sette, quindi si considera una ultracentenaria, destinata a
morire al compimento, prossimo, dei 16 anni. Decide così di
compilare così una lista di oltre una ventina di desideri da
realizzare prima della fatidica data, da fare un graffito (anche
brutto), a vincere tanti soldi con un gratta e vinci, da
studiare il kamasutra e metterlo in pratica a conoscere una
drag queen. Obiettivi che decide di realizzare a ogni costo.
Inizialmente “interpretare Stella è stato difficile poi
qualcosa ha fatto clic – spiega Aurora Giovinazzo, che è anche
fra i protagonisti di Freaks out di Gabriele Mainetti -. Ho
provato a essere me stessa, magari un po’ più infantile e senza
freni. Ho iniziato a correre, a pensare come Stella: lei soffre
d’ansia, uno scudo che ci protegge da ciò che può minacciare le
nostre certezze”. (ANSA).