sabato, 1 Febbraio 2025
Al Sundance premio ad Atropia prodotto da Guadagnino
(di Gina Di Meo) Luca Guadagnino fa centro anche
da produttore. Il suo film, ‘Atropia’, si è aggiudicato il Grand
Premio della Giuria per un dramma Usa al Sundance Film Festival
2025. Primo lungometraggio di Hailey Gates, tra le altre cose
anche modella, attrice e giornalista, Atropia è un’espansione
del suo corto, ‘Shako Mako’, presentato nel 2019 alla Mostra del
cinema di Venezia. Il titolo viene da un luogo immaginario
creato dall’esercito americano per addestrare le sue reclute a
combattere in terreni di guerra. Si trova nel deserto della
California ma anche quanto basta vicina a Los Angeles per essere
in tema di set cinematografico, quello dei giochi di guerra.
Il film, che mette in dubbio il confine tra realtà e
finzione, esplora le vicende di un’aspirante attrice, Fayruz
(Alia Shawkat) in questo centro di addestramento militare che si
innamora di un soldato, Abu Dice (Callum Turner) che interpreta
un ribelle e che nella realtà non vede l’ora di tornare in
guerra. La pellicola è ambientata nel 2006, all’epoca in piena
seconda guerra nel Golfo. Nel cast anche Chloë Sevigny, Tim
Heidecker e altri per questo debutto alla regia originale,
romantico e divertente.
L’aspirante attrice, che parla arabo ma confessa di non
essere mai stata in Iraq, si alterna tra i ruoli di venditrice
ambulante irachena e persino esperta di gas mostarda, in realtà
sfrutta il suo lavoro nella città fittizia per arrivare a
Hollywood. Non a caso, quando viene a sapere che una famosa star
visiterà il loro set, altera la simulazione per massimizzare la
sua visibilità. Non vuole perdere l’occasione per avere
finalmente una parte in un film vero.
Atropia mette sotto i riflettori un tema reale: in Usa,
infatti, ci sono decine di luoghi per l’addestramento dei
militari in scenari di guerra. Ma poi il film diventa una satira
degli stessi conflitti in cui è perennemente coinvolto il paese.
Le attività del centro di addestramento vengono messe alla
berlina quando, ad esempio, la cosiddetta ‘performance’ degli
attori viene compromessa da una storia d’amore oppure quando una
bomba legata ad un asino non esplode e quindi manda all’aria la
simulazione. Lo scenario è quello di un set cinematografico in
cui bisogna ripetere una scena con le lamentele di un cast
sottopagato.
Il sito Wwd riferisce che Gates, il cui legame con Guadagnino
risale ad un’apparizione in ‘Challengers’ con il ruolo di Helen,
ha spiegato che, essendo cresciuta nella California del sud, è
ben a conoscenza dei siti di addestramento dell’esercito. “Ho
sviluppato una sorta di ossessione per queste strutture – ha
detto – e ho pensato che sarebbe stato interessante girare un
documentario da attrice lì”. Tuttavia i militari non furono
molto entusiasti nel darle il permesso, a quel punto decise di
passare dal documentario ad un corto satirico, ossia ‘Shako
Mako’, in cui ancora una volta è protagonista Shawkat. Le due
donne sono amiche di lunga data e dopo aver girato il corto si
sono trovate entrambe in ‘momenti frustranti a livello
professionale’. E’ stato a quel punto che decisero di fare del
corto un lungometraggio. Poi ci ha messo lo zampino il regista
italiano, sfidando la Gates, proprio sul set di Challengers, a
scrivere una sceneggiatura e a mandargliela.
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