Alla Festa di Roma Il maledetto, tra Macbeth e mafia pugliese

(ANSA) – ROMA, 16 OTT – Cosa c’entra il Macbeth di
Shakespeare con un piccolo criminale obeso ai margini della
mafia pugliese che di nome fa Michele Anacondia? C’entra almeno
nella prospettiva de IL MALEDETTO di Giulio Base, film passato
oggi alla Festa di Roma a Freestyle. Ora Michele (Nicola
Nocella), che ha una moglie, Leda (Ileana D’Ambra), anche
troppo ambiziosa, uccide mezza cosca rivale quando il loro
unico figlio muore in un agguato. Insomma un grande esordio il
suo tanto che il boss da ‘picciotto’ lo promuove ‘sacrista’.
    Quando i nemici del boss incendiano poi la sua residenza va a
rifugiarsi proprio da Michele e dalla moglie, la quale sobilla
il marito a far fuori il capo per prenderne il posto. E Michele
lo fa: sgozza il padrino e sale direttamente al vertice della ‘Sacra Corona’. La coppia si trasferisce così in una sfarzosa villa da dove Michele prosegue il comando, ma dove erompe anche
la sua dannazione.
    “La tragedia di Shakespeare su libero arbitrio, senso di colpa e
castigo, era perfetta per un gangster movie – dice il regista
all’ANSA -. Nel ’93 lessi di un soggetto di Visconti e Susi
d’Amico che, nel ’67, avevano ambientato questo dramma nel mondo
della finanza contemporanea. Ora questa cosa unita al mio
interesse sulla mafia del Gargano hanno prodotto questo film”.
    E ancora Base: “Qui l’archetipo del generale che brama la corona
si incarna in un pecoraio addestrato che scala la mafia
pugliese, un bipolare di religiosità magico/pagana che si
interroga sull’ineluttabilità del fato pur avendo orrore della
propria ferocia”.
    Nel cast anche: Gianni D’Addario, Andrea Sasso, Lucia Zotti e
Samuele Carrino. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it