Alla guida dopo aver bevuto, il 5% degli italiani rischia

Circa un italiano su 20 si mette alla guida dopo aver bevuto alcolici; due su tre non indossano la cintura quando viaggiano nei sedili posteriori; circa il 20% non usa abitualmente i seggiolini per i bambini. Sono alcuni dei dati che emergono dal sistema di sorveglianza Passi dell’Istituto Superiore di Sanità. La rilevazione mostra che il comportamento degli italiani in macchina sta progressivamente migliorando; restano però diverse criticità e forti differenze geografiche.  Cresce l’attenzione alla guida sotto l’effetto di alcol, resta però un 5% che dichiara che negli ultimi 30 giorni si è messo alla guida dopo aver assunto due o più unità alcoliche. La percentuale raggiunge l’8% nella fascia 25-34 anni, mentre è al 4% tra i 18 e i 21 anni. Il fenomeno sembra riguardare più il Nord, tuttavia, non mancano Regioni meridionali con percentuali alte di persone che riferiscono di guidare sotto l’effetto dell’alcol.
    È diventato ormai un’abitudine, invece, usare le cinture di sicurezza. Ciò vale però soltanto per i posti anteriori. Dietro lo fa solo il 34% del campione. Indossare il casco in moto o in motorino è, invece, una pratica consolidata: circa il 96% degli intervistati lo indossa sempre; resta però una netta differenza tra il Sud (92%) e il Nord (98%). Sia il casco sia le cinture di sicurezza, inoltre, tendono a essere indossati con minore frequenza dalle persone con basso livello di istruzione e minori risorse economiche.
    Per quel che concerne i seggiolini per i bambini, invece, circa 2 persone su 10 hanno riferito di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi, di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza, pur viaggiando in auto. Nelle Regioni meridionali questa quota raggiunge il 25% (rispetto al 16% nel Centro e al 12% nelle Nord). Anche in questo caso, però, la situazione appare in miglioramento.

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