‘Anima bella’, rapporto padre -figlia e ludopatia

(ANSA) – ROMA, 18 OTT – Un documentario realizzato da Dario
Albertini nel 2013, Slot – Le luci intermittenti di Franco, su
un uomo sardo in viaggio per Civitavecchia dove si sono
trasferite la moglie la figlia, stanche della sua dipendenza dal
gioco, ha dato lo spunto al cineasta per la sua opera seconda di
fiction (dopo il pluripremiato Manuel), Anima Bella. Il film
prodotto da Bibi Film e Elsinore Film con Rai Cinema, debutta
come unico film italiano in gara nel concorso di Alice nella
città, e uscirà prossimamente in Italia con Cineteca di Bologna
e in Francia con Le Pacte.
    Nel cast, la bravissima esordiente 20enne Madalina Maria
Jekal, Luciano Miele, Elisabetta Rocchetti e Piera Degli
Esposti, qui all’ultima interpretazione, nel ruolo di una delle
clienti della protagonista Gioia, diventata rider per necessità.
    Un cameo che l’attrice ha preparato con grande attenzione: “Sono stato così felice di averla nel film, volevo anche mandarle il
link per farglielo vedere, ma lei mi aveva risposto che lo
avrebbe guardato in sala con tutti noi… non ci siamo riusciti –
spiega Albertini all’ANSA -. Nonostante fosse solo una scena lei
era entusiasta del ruolo, aveva fatto un’analisi del testo
profonda e sul set con Madalina ha mostrato tutta la sua
generosità, la porteremo sempre nel cuore, il film è dedicato a
lei”. Una gemma in più nel racconto diretto e potente del legame
fra Gioia (Jekal), 18enne generosa e matura che lavora in
campagna in un piccolo borgo del Lazio e il padre vedovo
(Miele), che manda in pezzi il loro mondo quando ricade nella
ludopatia. “Girando il documentario mi ero reso conto di quanto potesse
essere devastante una dipendenza di quel tipo anche sui
famigliari della persona che ne soffre – dice Albertini -.
    Trovare dopo mesi di provini Madalina (lavorava in un ristorante
a Montalto di Castro, ndr) e metterle accanto un attore come
Luciano mi ha permesso di avere il realismo necessario”. Di
Gioia “mi ha colpito la semplicità, ha una maturità in cui mi
rispecchio e ha tirato fuori cose di me che neanche io sapevo di
avere – spiega Madalina Maria Jekal – Prima di Anima bella non
aveva mai pensato di fare l’attrice, ora ci sto pensando”.
    (ANSA).
   

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