ANSA/Primario si sospende dopo minacce per post di un paziente

(di Francesco De Filippo) Si è autosospeso il primario di
Cardiochirurgia dell’ospedale di Cattinara di Trieste, Enzo
Mazzaro, dopo l’onda di insulti e minacce ricevute dopo che un
paziente seguito dal 2021 e che ha sempre rifiutato intervento
chirurgico e somministrazione di vaccini (quelli di prassi), ha
postato un messaggio in cui sosteneva di essere stato cancellato
dalle liste di attesa per essere operato perché non vaccinato.
    Mazzaro ha depositato una denuncia dopo le minacce a lui e
alla famiglia e ha confermato: “Non conosco il paziente, non mi
sono mai occupato del suo caso, ma la mia famiglia è
terrorizzata”. Suo è solo il timbro apposto alla lettera/modulo
con la quale l’ospedale, dopo l’ennesimo rifiuto all’operazione
che ai vaccini ha inviato a discarico di responsabilità in caso
di peggioramento delle condizioni. Un modulo che, per un
problema o una svista burocratica, riportava solo il rifiuto ai
vaccini e non anche (e soprattutto) a farsi operare.
    Al paziente nel 2021 fu diagnosticata una cardiopatia
valvolare ed è stato seguito negli anni nonostante il rifiuto a
farsi operare con rivalutazioni periodiche, contatti e visite.
    Nel corso di queste è stata diagnosticata anche una grave
immunodepressione ma i suoi convincimenti sono rimasti gli
stessi. Solo di recente aveva considerato l’eventualità di farsi
operare e per questo era stato nuovamente contattato
programmando per gennaio 2025 gli esami prima dell’intervento,
indipendentemente dai vaccini. Eventualità sulla quale aveva poi
avuto un ripensamento. La prescrizione delle vaccinazioni non
era un consiglio ma la prescrizione di un ematologo, proprio per
la immunodepressione. Sono misure terapeutiche scientifiche a
tutela del paziente che deve subire un intervento in anestesia
generale, circolazione extracorporea, terapia intensiva, come da
prassi ospedaliera. Dall’ospedale sottolineano che le
vaccinazioni non hanno capacità vincolante sull’intervento, come
sarebbe stato testimoniato dalle stesse dichiarazioni dell’uomo
e di sua moglie. Dal Centro ribadiscono la disponibilità a
prendersi cura del paziente come aveva fatto anche lo stesso
Mazzaro, ma il paziente ha rinviato.
    La vicenda ha un coté politico: FdI annuncia una
interrogazione al ministro Schillaci, oggi poi è intervenuta la
responsabile Giustizia Pd Debora Serracchiani:”Si deve garantire
sicurezza del medico minacciato” e segnala che “questi episodi
sono anche gli esiti di anni di attacchi alla scienza e alle
buone pratiche della medicina. Le ultime decisioni del Governo
vanno nella direzione sbagliata”.
   

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