Artisti, premi Nobel e Oscar, l’IA generativa ci minaccia

“L’uso non autorizzato di opere
creative per la formazione dell’IA generativa è una grande
quanto ingiusta minaccia per i mezzi di sussistenza delle
persone dietro quelle opere e non deve essere consentito”. È il
senso della dichiarazione-appello firmata da oltre 6.500
persone, in gran parte musicisti, scrittori, attori, artisti,
fotografi e altro ancora, compresi autori vincitori del Nobel,
attori vincitori dell’Oscar, compositori vincitori di Oscar e
musicisti multiplatino. L’appello è stato firmato anche da un
certo numero di dirigenti delle aziende creative e delle
organizzazioni dei diritti musicali.
    “Molte aziende di intelligenza artificiale generativa – viene
sottolineato nella dichiarazione – si allenano sul lavoro dei
creatori senza una licenza per farlo: questo è un grosso
problema per molti artisti, musicisti, attori, autori e altri
creatori il cui lavoro è sfruttato da società di intelligenza
artificiale. Questo è un momento critico per i creatori di tutto
il mondo: negli Stati Uniti ci sono più cause continue che sono
state introdotte a causa di un training senza licenza; nel Regno
Unito il governo ha affermato che vorrebbe cambiare la legge sul
copyright e consentire alle società di intelligenza artificiale
di formarsi sul lavoro protetto da copyright senza dover
richiedere un’autorizzazione. Pensiamo che sia importante
ascoltare direttamente dai creatori il cui lavoro viene
sfruttato”. Tra i firmatari, attori come Julianne Moore, Kevin Bacon,
Rosario Dawson, F. Murray Abraham, scrittori come Kazuo
Ishiguro, Paula Hawkins, Philla Gregory, musicisti come Thom
Yorke, Max Richter, Robert Smith, Ed o’Brian. Decine le
associazioni che hanno sottoscritto il documento, dall’AIM – The
Association of Independent Music (UK) all’Association of
American Publishers, da Hachette Book Group alla nostra Fimi, la
federazione dell’industria musicale.
   

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