Attacchi ransomware, nel 2021 richieste riscatti fino 50 mln

(ANSA) – ROMA, 11 AGO – Nel 2021 la richiesta più alta in
assoluto di riscatto per un attacco ransomware è stata di 50
milioni di dollari, contro i 30 milioni di dollari dello scorso
anno. I pagamenti effettuati invece si aggirano mediamente sui
570.000 dollari, con un aumento dell’82% rispetto all’anno
precedente che a sua volta aveva visto un aumento del 171%
rispetto al 2019. Sono i dati forniti dal team di ricerca Unit
42 di Palo Alto Networks.
    Uno degli attacchi più noti ha colpito la società di
informatica Kaseya, a cui erano stati inizialmente chiesti
l’equivalente di 70 milioni di dollari in Bitcoin, poi scesi a
50 milioni di dollari; l’ultimo pagamento confermato per un
attacco ransomware è stato invece è di 11 milioni di dollari, da
parte di JBS Foods per il gruppo REvil.
    Secondo gli esperti di sicurezza, i prezzi si sono alzati
perché i cyber criminali hanno iniziato a sfruttare il sistema
della doppia estorsione, (‘double extortion’): per le vittime
non si tratta solo di recuperare i dati criptati ma anche di
evitare che vengano diffusi al pubblico. Lo scopo è mettere
sotto pressione le vittime il più possibile per portarle a
pagare. E queste, spiega Palo Alto Networks, non sono solo
grandi multinazionali ma anche realtà più piccole che magari non
hanno investito molto in cybersicurezza. (ANSA).
   

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