Attraversano lo stretto di Messina per vincere il Parkinson

(ANSA) – ROMA, 14 SET – A nuoto per vincere il Parkinson.
    Sono 21 gli atleti, tra persone con la malattia, caregiver e
neurologi, che hanno attraversato lo stretto di Messina, nel
tratto di quasi 3,5 km da Capo Peloro a Cannitello, attraversato
da numerose correnti, per superare i limiti imposti dalla
malattia. L’iniziativa si chiama ‘Swim for Parkinson’ ed è stata
organizzata dalla Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus.
    Testimonial di questa terza edizione sono campioni del calibro
di Tania Cagnotto, Massimiliano Rosolino, Federico Morlacchi,
Silvia Bosurgi, Luca Marin, Alessandro Terrin e i 29 atleti
della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico Italiano.
    “Il Parkinson è una malattia del movimento che si cura con il
movimento – afferma il Prof. Leonardo Lopiano, Presidente della
Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus – e il nuoto tra tutti
gli sport è il più completo; per questo a due anni dalla prima
edizione della Swim for Parkinson vogliamo lanciare un messaggio
ancora più incisivo e forte”. “Questa staffetta, che idealmente
rappresenta il legame stretto di condivisione e fiducia tra
medico e paziente ha come scopo di mantenere sempre viva la
attenzione sulla ricerca su questa malattia”, spiega la
dottoressa Mariachiara Sensi, membro del Comitato Organizzatore
e neurologa partecipante alla staffetta. La malattia di
Parkinson è una malattia neurodegenerativa frequente, con oltre
10 milioni di pazienti stimati nel mondo ed un progressivo
aumento dei nuovi casi nel corso degli ultimi decenni.
    Rappresenta infatti la più diffusa malattia neurodegenerativa
dopo l’Alzheimer.
    Era il 18 luglio del 2018 quando Cecilia Ferrari attraversò
per la prima volta a nuoto lo Stretto di Messina per dimostrare
che la malattia non l’avrebbe mai fermata. “Le emozioni della
traversata del 2018 – ricorda la Prof.ssa Francesca Morgante,
neurologo della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus – e il
grande impatto positivo dell’impresa di Cecilia su altre persone
con il Parkinson, ha spinto me e Cecilia a fondare la Swim for
Parkinson, la cui prima edizione si è tenuta il 29 Luglio 2019.
    Il nostro obiettivo era duplice: sensibilizzare l’opinione
pubblica sulla malattia di Parkinson e ispirare altre persone
con il Parkinson a mettersi alla prova e superare i limiti,
spesso mentali, imposti dalla malattia”. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it