sabato, 19 Aprile 2025
Aumentano gli usi illeciti dell’IA, sextortion e ghostbot

(ANSA) – ROMA, 10 GIU – Immagini di nudi generate
dall’intelligenza artificiale per estorcere soldi a malcapitati,
anche minori: il fenomeno si chiama sextortion ed è una vecchia
conoscenza del web, ma il diffondersi dell’intelligenza
artificiale sta rendendo sempre più realistici i fake e
aumentando i ricatti. È l’allarme lanciato dall’Fbi dopo aver
ricevuto numerose segnalazioni di diverse vittime. Mentre dal
Regno Unito arriva un altro monito a stringere sulle regole
riguardanti l’IA post-mortem: viene usata per i ghostbot,
software che riportano in vita digitalmente persone che non ci
sono più.
Le immagini appaiono realistiche, meno artigianali rispetto
ai deepfake che si potevano costruire prima e, in alcuni casi,
sono stati presi di mira i bambini, spiega l’Fbi sottolineando
che i progressi tecnologici stanno “migliorando continuamente la
qualità, la personalizzazione e l’accessibilità della creazione
di contenuti abilitati all’intelligenza artificiale”.
Le nostre impronte digitali e i dati provenienti dai social
media sono anche la base anche per creare i ghostbot, software
che con l’intelligenza artificiale generano reincarnazioni
digitali dei defunti. Una ricerca della Queen’s University di
Belfast pone il problema della mancanza di leggi sulla
protezione dei dati, che potrebbe causare un crescente problema
di ghostbot. Suggerisce anche una clausola “do not bot me” nei
testamenti e in altri contratti per impedire alle persone di
essere reincarnate digitalmente senza autorizzazione. (ANSA).