giovedì, 6 Febbraio 2025
Aumentano le gravidanze con fecondazione assistita, oltre 15mila
Nel 2023 sono state 15.085 le gravidanze in cui è stata effettuata una tecnica di procreazione medicalmente assistita (Pma), in media 3,9 per ogni 100. Lo indica il rapporto del ministero della Salute sulla natalità. Lo scorso anno erano state 14.364, quindi 3,7 su 100, in aumento di circa il 5% anno su anno. A livello nazionale sono il 2,4% dei parti con procreazione medicalmente assistita ha utilizzato un trattamento farmacologico. La fecondazione in vitro con trasferimento di embrioni in utero riguarda il 47,7% dei casi mentre la fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma riguarda il 35,4% dei casi e il 5,5% il trasferimento dei gameti maschili in cavità uterina.
L’utilizzo delle varie metodiche è molto variabile dal punto di vista territoriale. Nelle gravidanze con Pma il ricorso al taglio cesareo nel 2023 si è verificato nel 50,4% di casi. La percentuale di parti plurimi in gravidanze medicalmente assistite (6,9%) è sensibilmente superiore a quella registrata nel totale delle gravidanze (1,5%).
Una maggiore frequenza di parti con procreazione medicalmente assistita ha riguardato le donne con scolarità medio alta (5,8%) e le donne con età superiore ai 35 anni. La percentuale di parti con Pma aumenta al crescere dell’età, in particolare è pari al 19,2% per le madri con età maggiore di 40 anni.
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