‘Bara’ su vaccino e si contagia, bufera su star Nfl Rodgers

(ANSA) – LOS ANGELES, 06 NOV – Ai giornalisti ad agosto aveva
dichiarato di essersi ‘vaccinato’ contro il Covid. Ma ora,
risultato positivo al coronavirus all’inizio della settimana, ha
dovuto ammettere di aver ricevuto un “trattamento alternativo” e
non uno dei vaccini riconosciuti dalle autorità internazionali.
    E’ bufera su Aaron Rodgers, star dei Green Bay Packers da 1,8
milioni di follower su Instagram e 30 milioni di dollari (26 mln
di euro) guadagnati nel 2020 secondo Forbes, che per questo
l’anno scorso lo ha inserito tra i 50 atleti più pagati al
mondo.
    Il suo caso è al centro di un’indagine della Nfl e domani
salterà la sfida con i Kansas City Chiefs. Durante il talk show
sportivo The Pat McAfee show su Sirius xm, il quaterback 37enne
si è difeso: “Prima di tutto, non ho mentito. In quel periodo
c’era davvero una caccia alle streghe in tutto il campionato, i
media erano così preoccupati di capire chi fosse stato vaccinato
e chi no. All’epoca il mio piano era di dire che ero stato
immunizzato. Non era uno stratagemma o bugia: era la verità”.
    Rodgers ha affermato che se fosse stato incalzato
sull’argomento, avrebbe spiegato di aver cercato un “trattamento
alternativo” ai vaccini distribuiti agli americani, un “protocollo a lungo termine” non identificato e “progettato per
garantire l’immunizzazione”.
    “Ho parlato con medici e ho scoperto che c’era un protocollo
di immunizzazione che potevo seguire per proteggere me stesso e
i miei compagni di squadra, ed era un protocollo a lungo termine
che durava molti mesi”, ha detto. “Sono molto orgoglioso della
ricerca che ha portato a questo”. Rodgers ha affermato di aver
informato la Nfl della sua decisione di cercare un trattamento
alternativo, ma ha comunque provato a essere classificato come
giocatore vaccinato. La richiesta è stata respinta dalla Lega.
    La Nfl non ha obbligato i giocatori al vaccino in questa
stagione, attuando però restrizioni per i non immunizzati. I
giocatori vaccinati che risultano positivi al Covid-19 possono
tornare in servizio dopo due test negativi a distanza di 24 ore,
mentre i giocatori non vaccinati devono isolarsi per 10 giorni
prima di poter rientrare. (ANSA).
   

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